Parlare di parolacce è un’impresa titanica: occorre una cultura enciclopedica, che spazia dalla psicologia alla linguistica, dal diritto all’antropologia, dalla storia della letteratura alla neurologia…
Non fare errori è quindi impossibile, nonostante la cura che ho messo in questa ricerca.
Di alcuni svarioni mi sono accorto da solo; gli altri li devo alle segnalazioni di tanti lettori attenti, a cui va la mia gratitudine. Li ho radunati tutti in questa pagina.
Ma attenzione: sono già stati tutti corretti nella seconda edizione del libro (dicembre 2006).
Eccoli.
- Pag. 76: nella tabella, la colonna di sinistra si conclude con: totale vocali 1082=43,9%; la colonna di destra con: Totale vocali: 44,1%
- Pag. 77: la colonna di sinistra in alto inizia con:
Lettera iniziale
S=54=18%
C=50=16,6%
P=39=13%
M=32=10,6%
F=21=7%
I=20=6,6%
B=18=6%
T=17=5,6%
La colonna di destra in alto inizia con:
Lettera iniziale (IRC)
S=12,2%
C=10,3%
A=9,6%
P=8,3%
R=6,9%
- Pag. 87: nel box, la canzone di Frank Zappa “Tengo ‘na minchia tanta” è del 1982
- Pag. 97: a metà del box, la birra si chiama “Schlitz”
- Pag. 112, circa a metà: la non punibilità delle offese reciproche è prevista dall’art. 599 C.P.
- Pag. 116: gli articoli 341, 344, 297 e 298 del C.P. sono stati abrogati dalla L. 205/99.
- Pag. 117: il ddl 3538/2006 è stato convertito nella legge 85/2006.
- Pag. 200: alla penultima riga, la dizione corretta è “crescimmano”.
- Pag. 252: circa a metà pagina, tra parentesi (compresa la virginale concezione di Maria…).
- Pag. 273: in “8 mile” le parolacce sono 4 al minuto; in “Il grande Lebowski” sono 3,6 al minuto; in “Pulp fiction” sono 2,7 al minuto.