In un bel campo di pomodori riposa, beata e soddisfatta, una bellissima merda quando, al calar della sera, mentre la merda si accinge al sonno, uno alla volta i pomodori aprono gli occhietti e si mettono a cantare, prima piano piano ma po sempre più forte “noi siamo i pomodor tutti belli e tutti d’or – noi siamo i pomodor tutti belli e tutti d’or…” sempre più forte “NOI SIAMO I POMODOR TUTTI BELLI E TUTTI D’OR”… sempre più forte “NOI SIAMO I POMODOR TUTTI BELLI E TUTTI D’OR” tutta la notte in coro assordante “NOI SIAMO I POMODOR TUTTI BELLI E TUTTI D’OR”. Giunge infine la mattina senza che la merda abbia potuto dormire un solo minuto. Il sole sorge e, uno a uno, i pomodori smettono di cantare e chiudono gli occhietti finché il coro si spegne. La merda, incazzata nera, gli occhi cerchiati di rosso, la voce roca, comincia a cantare, prima piano piano e poi sempre più forte “io sono un pomodor tutto bello e tutto d’or” furiosamente “IO SONO UN POMODOR TUTTO BELLO E TUTTO D’OR” sempre più forte “IO SONO UN POMODOR TUTTO BELLO E TUTTO D’OR”…
Allora piano pianino i pomodori riaprono gli occhietti stupefatti e rivolgendosi alla merda obiettano “ma tu non sei un pomodoro” e la merda, sospendendo per un attimo il canto “zitti voi, che avete fatto gli stronzi tutta la notte!”