3 risposte

  1. Natascia Grassi
    16 Aprile 2019

    Non sapevo nulla neanche io…

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  2. Dominique Lagorgette
    16 Aprile 2019

    Quelle bien triste nouvelle, non seulement pour la recherche, mais aussi pour l’amitié : Reinhold était en effet un pionnier, courageux (car travailler sur le tabou n’allait pas de soi du tout à l’époque où il a créé Maledicta), brillant, plein d’humour et de vie, d’une culture dense et immense. Et puis il était d’une générosité égale à son érudition : pour le colloque de 2009, il a donné à la bibliothèque du LLSETI l’intégralité de Maledicta, que nous conservons avec reconnaissance et admiration. Ce sont de nombreux mots doux qui me viennent du fond du chagrin aujourd’hui en sa mémoire.
    [ Che notizia davvero triste, non solo per la ricerca, ma anche per l’amicizia: Reinhold era davvero un pioniere, coraggioso (lavorare sui tabù non era scontato all’epoca in cui creò “Maledicta”), brillante, pieno di umorismo e vita, di una cultura densa e immensa. E poi è stato generosamente all’altezza della sua erudizione: per il convegno del 2009, ha donato alla libreria LLSETI di Chambéry la collezione integrale di “Maledicta”, che conserviamo con gratitudine e ammirazione. Queste parole dolci mi giungono dal profondo del dolore oggi nella sua memoria.]

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    • vito tartamella
      16 Aprile 2019

      merci pour ton témoignage touchant, Dominique!

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