Era il 2016 quando una fotografa di Milano, Elena Datrino, mi contattò per farmi un ritratto. Richiesta insolita, ma Elena stava inseguendo un progetto originale: dare un volto ai principali blogger italiani (avevo raccontato l’esperienza del servizio fotografico in questo articolo). Ora, a distanza di 7 anni, lavorando con tenacia Elena ha ottenuto un doppio traguardo: ha pubblicato i 100 ritratti in un libro, edito da Gangemi editore, e da oggi presenta tutte le foto (anche la mia) in una mostra alla Biblioteca Accursio di Milano, nell’ambito del “Milano photo festival” (fino al 31 ottobre).
Il libro, che si intitola “Facce da blogger: 100 volti dei creativi digitali italiani nell’era del web 2.0” è un volume ben curato di 224 pagine e mostra – per la prima volta – i volti dei principali blogger italiani. Nessuno ci aveva mai pensato prima. Ne racconta le storie, inquadrandole nell’ambito di un fenomeno globale nato 25 anni fa, che ha segnato una rivoluzione nell’informazione: i blog, come racconto nella prefazione del volume, hanno permesso a chiunque di diventare editore di se stesso. Una sfida ardua: conquistarsi una visibilità e una credibilità non è semplice, vista l’immensità del Web. Ma noi siamo sognatori e va bene così. La stessa Elena ha pagato di tasca propria le scenografie, i viaggi per l’Italia, la post produzione in 6 anni di lavoro: perciò ha avviato una campagna di crowdfunding per finanziare il progetto.
Un’iniziativa originale, che consacra il ruolo dei blogger e di Parolacce.org, l’unico blog in Italia a occuparsi di studi sul turpiloquio, ininterrottamente da 17 anni. Il primo articolo su questo blog (in origine ospitato sulle pagine online di Focus) risale infatti all’ottobre 2006: quando ho iniziato a scrivere, non avevo le idee chiare su quale piega avrebbe preso. Ora, con questo articolo, sono arrivato a quota 300 post. E vado avanti a studiare e a scoprire: il ritratto di Elena, che mi ha fotografato ai piedi della statua di Cattelan con il dito medio (“L.O.V.E.”) davanti alla Borsa di Milano, esprime la mia curiosità ancora viva verso questo argomento. Oltre a essere uno spettacolare biglietto da visita di cui persino mia mamma è quasi orgogliosa. Quasi: «Bella foto ma….ancora di parolacce ti occupi?!?».