erezione | Parolacce https://www.parolacce.org L'unico blog italiano di studi sul turpiloquio, dal 2006 - The world famous blog on italian swearing, since 2006 - By Vito tartamella Thu, 05 Dec 2019 09:52:09 +0000 it-IT hourly 1 https://www.parolacce.org/wp-content/uploads/2015/06/cropped-logoParolacceLR-32x32.png erezione | Parolacce https://www.parolacce.org 32 32 Parolacce bestiali: pappagalli truzzi e scimmie fallocratiche https://www.parolacce.org/2008/11/01/parolacce-bestiali-pappagalli-truzzi-e-scimmie-fallocratiche/ https://www.parolacce.org/2008/11/01/parolacce-bestiali-pappagalli-truzzi-e-scimmie-fallocratiche/#respond Sat, 01 Nov 2008 17:11:00 +0000 https://www.parolacce.org/?p=35  Il ritornello preferito di Charlie è: «Sega! Sega! Mezza sega!»…. Barney ha un repertorio ancora più volgare: a chi gli si avvicina, gli esclama in faccia «Vaffanculo!» oppure «Puttana!». Vicende di ordinaria maleducazione? No, visto che Charlie e Barney sono pappagalli.… Continue Reading

The post Parolacce bestiali: pappagalli truzzi e scimmie fallocratiche first appeared on Parolacce.]]>
 originalIl ritornello preferito di Charlie è: «Sega! Sega! Mezza sega!»…. Barney ha un repertorio ancora più volgare: a chi gli si avvicina, gli esclama in faccia «Vaffanculo!» oppure «Puttana!».

Vicende di ordinaria maleducazione? No, visto che Charlie e Barney sono pappagalli. E hanno creato non pochi imbarazzi ai loro padroni.

Charlie è un pennuto di St Gorge (Gran Bretagna): i suoi proprietari si sono rassegnati a venderlo, dopo le proteste dei vicini, esasperati dai suoi ritornelli volgari, come riferisce il Daily Mirror qui .

Quanto a Barney (anch’egli un pennuto di anglosassone), è andato oltre: non solo ha insultato i turisti dello zoo di Nuneaton, ma anche il sindaco e 2 agenti di polizia. E – caso raro – si è messo a insegnare il suo repertorio sboccato ad altri pennuti, come racconta il Daily Mail qui.

I casi non sono isolati. In “Parolacce” racconto la storia di Charlie, il pappagallo a cui Churchill aveva insegnato a sfanculare i nazisti, o il pappagallo israeliano che ha rischiato la condanna a morte per volgarità.

 In questi casi, gli esperti consigliano un solo modo per correre ai ripari: se il vostro pappagallo impara le parolacce (e di solito lo fa per attirare l’attenzione del padrone), l’unico modo efficace per interrompere il comportamento è ignorarlo quando le dice, e premiarlo (con cibo) quando usa un linguaggio pulito. Gli animali, si sa, funzionano con premi e punizioni (rinforzi positivi e negativi)…

Del resto, che pappagalli e merli indiani possano ripetere parole o intere frasi, è risaputo; e quando il padrone ha uno spirito goliardico o si lascia andare a sfoghi senza censure, i pennuti imparano anche le parolacce. Con effetti comici, visto che dagli animali non ci si aspetta un comportamento così umano, ovviamente del tutto inconsapevole: ecco perché  su YouTube impazzano molti video di pappagalli che ne dicono di tutti i colori (“c a z z o vuoi” Mortaci tua” e bestemmie): per vederli, basta digitare “pappagallo + parolacce” oppure “parrot swearing”…

Polly, il pappagallo-pupazzo che dice parolacce.

Polly, il pappagallo-pupazzo che dice parolacce.

Dunque, le parolacce sono un’abilità esclusivamente umana, e attribuita impropriamente agli animali? Ovvero un antropomorfismo, per dirla con parole raffinate?

La risposta, sorprendentemente, è no.

Secondo diversi etologi, i comportamenti di minaccia e irritazione di diversi mammiferi (mostrare i denti, grugnire, sputare, fare movimenti bruschi) sono il corrispettivo delle espressioni umane: “Non rompermi i coglioni”, “Vaffanculo”, “Sono incazzato (come una bestia…)”. Ovvero, segnali di aggressività e di collera, che servono a tenere lontano un individuo della stessa specie minacciandolo di aggressione.

E l’etologo Irenäus Eibl-Eibesfeldt, ha fatto una scoperta sensazionale: I cercopitechi (una specie di scimmie) utilizzano l’erezione come minaccia ritualizzata di monta. In altre parole, mostrano a potenziali invasori il pene eretto per avvertirli di stare alla larga: l’organo sessuale, insomma, è usato non a scopi riproduttivi, ma simbolici. Le espressioni umane “Ti inculo a sangue”, “C a z z o  vuoi” avrebbero, insomma, un’origine animale e poi si sono evolute in forme più raffinate e simboliche: ai comportamenti si sono sostituite le parole. E scusate se è poco.

 

The post Parolacce bestiali: pappagalli truzzi e scimmie fallocratiche first appeared on Parolacce.]]>
https://www.parolacce.org/2008/11/01/parolacce-bestiali-pappagalli-truzzi-e-scimmie-fallocratiche/feed/ 0