“Katso!” (Guarda!): settimanale finlandese sulla tv fondato nel 1960.
Se in Norvegia una commessa vi dicesse “skopare“, non illudetevi: vi sta proponendo un paio di scarpe. Se un giapponese pronunciasse la parola “kago“, non vi sta segnalando i propri bisogni fisiologici: sta parlando di auto. E, restando in tema, uno svedese che dice “merda” sta parlando di merenda…
Benvenuti nei “falsi amici” volgari: ovvero, le parole straniere che hanno il medesimo suono (“omofone”) o una grafia simile a parolacce italiane.
Ne parlo oggi, ispirato da un post di Oxford Dictionaries, segnalato dalla collega blogger Licia Corbolante: l’articolo elencava 13 parole straniere che in inglese hanno un suono offensivo. Da dick (in inglese, cazzo, in tedesco grasso) a cant (omofona di cunt, fica: ma lato in olandese).
La segnalazione mi ha ricordato i casi dei prodotti che han dovuto cambiar nome perché somigliavano a parole volgari in un altro Paese: come la Ford Pinto che dovette cambiar nome in Brasile, perché in portoghese pinto significa cazzo. Racconto diversi casi del genere sul mio libro e in questo articolo.
Qui, invece, ho voluto fare una ricerca in onore dei tanti traduttori che seguono questo blog (grazie!). Ho cercato assonanze fra le principali parolacce italiane e le parole (neutrale) di altre lingue, usando Google Translate: un metodo empirico, forse impreciso, ma è l’unico che conosco. Il risultato? Ho trovato 29 espressioni che in italiano avrebbero un senso volgare, ma in altre lingue no. Quasi metà di loro arrivano dai Paesi nordici, in particolare dalla Finlandia: qui potete dire, senza scandalizzare nessuno, “katso merta” (guarda il mare), “katso sukkia” (guarda i calzini) e “katso matto” (guarda il tappeto)…
Ecco l’elenco dei falsi amici che ho raggruppato per categorie: buon divertimento.
SESSO MASCHILE
katso = guarda (finlandese)
gatsu = mese (giapponese). La parola si combina dando origine ai nomi dei mesi dell’anno: sangatsu (marzo), kugatsu (settembre)
katso merta = guarda il mare (finlandese)
katze = gatto (tedesco). La frase “Il mio terzo gatto nel carbone” in tedesco suona: “Meine dritte Katze in Kohle”.
minkia = visone (rumeno, albanese) = nostro (corso)
kojon = mano (lituano)
SESSO FEMMINILE
fika = bevande, rinfreschi, pausa caffè (svedese)
fica = è, resta, rimane (portoghese)
tette = solo, appena (curdo)
INSULTI SULL’ETICA SESSUALE
porkka = bastoncino da sci (finlandese)
vakka = cofanetto di legno (finlandese)
zokola = podio (albanese) = piedistallo (russo)
troja = tre (bosniaco) = maglione (tröja, svedese)
puttana = stracci (usbeco)
frouxo (in portoghese si pronuncia froscio) = sciolto, allentato
minhota (in portoghese si legge mignota) = donna del Minho regione del Portogallo.
AREA SCATOLOGICA
kago = auto, cestino (giapponese): “kago sushi” vuol dire “cestino di sushi” (che è il nome di un ristorante a Varsavia, come racconto qui)
merta = mare (finlandese)
merda = mossa, passaggio (bulgaro)
stronzo = stronzio (russo: elemento chimico)
kakare = scritto (giapponese) = torte (norvegese)
kakata = cacao (bulgaro)
immerda = sempre lì, sempre presenti (tedesco), composto da immer + da. E’ diventato lo slogan della polizia della Renania Palatinato, in Germania
GLUTEI
kulor = perline (svedese)
kuulo = udito (finlandese)
kulo = corsa (giavanese); incendio boschivo (finlandese)
kulho = ciotola (finlandese)
ATTI SESSUALI
pompino = assolo (hawaiano)
skopare = paio di scarpe (norvegese)
katso sukkia = guarda i calzini (finlandese)
Katze in der Kohle = gatto nel carbone (tedesco)
inkulo = recupero crediti (norvegese) = in questo (zulu)
fankulo = amaca, dondolo (curdo)
A proposito di assonanze volgari, segnalo questa versione in finlandese della canzone “Guarda che luna” di Fred Buscaglione. Il ritornello suona così: Hopeinen kuu luo…. da sentire.
Se vi è piaciuto questo articolo, potete leggere:
i marchi stranieri che suonano come parolacce in italiano:
gli acronimi stranieri che suonano come parolacce in italiano:
Le parole italiane che all’estero suonano come parolacce:
Le città mondiali con un nome volgare:
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Un collage con alcuni dei luoghi più volgari d’Italia.
Che bei viaggi si fanno d’estate! Sono appena andato a Chiappa (Imola): un paese favoloso, gemellato con Culo (Francia). Lungo il tragitto ho fatto una “sosta tecnica” a Piscia (Francia), e poi una deviazione per ammirare le bellezze di Gnocca (Rovigo). Qui ho incontrato una ragazza, ma presto ho scoperto che era di Troia (Foggia): lei mi ha mandato a Cagar (Croazia), ma ho sbagliato strada e sono finito a Bastardo (Perugia). Sempre meglio che andare a Merda (India) o a Puttan (Norvegia)…
La storia è inventata, ma i paesi con un nome volgare esistono davvero. E se li si mette tutti in fila, la geografia sembra diventare una canzone di Elio e le storie tese. Del resto, anche i luoghi modellano la nostra identità: molti cognomi sono derivati da nomi di località (Milanesi, Siciliano, Romani…) e diversi insulti fanno leva proprio sulla provenienza geografica (terrone/polentone). Figuriamoci allora cosa accade nella nostra mente se conosciamo un uomo che abita a Sega o una donna di Ficaccia…
Sul Web, però, circolano diversi scherzi e voli di fantasia (come le località di Vergate sul Membro o Sucate Sotto, che non esistono): così ho fatto una verifica e, scartando questi casi, ho trovato 90 paesi con un nome imbarazzante, non solo in Italia ma sparsi in tutto il mondo, dal Messico al Gabon, dall’India alla Norvegia.
Così li ho riuniti tutti per la prima volta in una mappa di Google corredata di segnaposti e spiegazioni: la trovate in fondo a questa pagina.
[ fai clic sul + per espandere la finestra qui sotto ]
Ma dove, quali e quanti sono le città volgari? Quelle con lo stesso suono delle parolacce italiane sono 92 in tutto il mondo: le località italiane sono 34 (il 35,8%), seguite da città della Francia (16: il 17,4%), della Norvegia (5, il 5,4%) e del Messico (3, il 3,2%). Il resto è sparso in ogni angolo del globo, dal Gabon all’India, dall’Iran a Cuba.
Fra le regioni italiane primeggia il Veneto, con 7 località, a pari merito con la Lombardia (6). Il Nord, quindi, batte il Sud. Per quanto riguarda l’estero, la Corsica è la regione con la maggior concentrazione di nomi volgari (11).
Fra le assonanze volgari prevalgono (e ti pareva!) i termini osceni-sessuali. Ecco l’elenco dettagliato dei paesi più imbarazzanti: se volete fare un viaggio stravagante (o mandare qualcuno a quel paese…), eccovi accontentati. Ma c’è di più: decine di insulti sono nati traendo spunto da varie località geografiche: da “troia” a “mongolo”, fino a “portoghese”, “lesbica” e molti altri. Trovate la storia di queste offese in questo articolo.
Il cartello di Gnocca (Rovigo).
I termini osceni-sessuali sono la categoria più nutrita con 47 termini. Ecco quali sono:
La frazione di Bastardo (Perugia).
Le città con un nome che ricalca un insulto sono 27. Ecco quali sono:
La frazione di Pisciarelli (Roma).
Le città con un nome che si rifà ai prodotti del metabolismo sono 18. Eccone l’elenco:
Ed ecco la mappa mondiale delle città-parolaccia: per quelle italiane, se cliccate sul segnaposto colorato, apparirà una finestrella con qualche informazione in più, sulla località e (ove possibile) sull’origine del nome. I segnaposto sono di 3 colori diversi: verdi per i termini insultanti, rossi per quelli escrementizi, blu per quelli osceni (come nell’elenco precedente).
E voi? Conoscete altri paesi imbarazzanti che mi sono sfuggiti? Segnalateli nei commenti (finestra qui sotto: tranquilli, il vostro indirizzo mail non sarà pubblicato) possibilmente con il link a Google Maps: così aggiornerò la mappa.
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