non capire un'acca | Parolacce https://www.parolacce.org L'unico blog italiano di studi sul turpiloquio, dal 2006 - The world famous blog on italian swearing, since 2006 - By Vito tartamella Thu, 30 Nov 2023 00:10:24 +0000 it-IT hourly 1 https://www.parolacce.org/wp-content/uploads/2015/06/cropped-logoParolacceLR-32x32.png non capire un'acca | Parolacce https://www.parolacce.org 32 32 Vaccate, cazzate e altre cose da nulla https://www.parolacce.org/2023/11/28/spregiativi-cose-situazioni/ https://www.parolacce.org/2023/11/28/spregiativi-cose-situazioni/#respond Tue, 28 Nov 2023 14:05:40 +0000 https://www.parolacce.org/?p=20139 “Non vedere una mazza”. “Non capire un tubo”. “Dire cazzate”. Ci avete fatto caso? Alcune espressioni usano insulti come sinonimi di “niente” e “di scarso valore”. E per esprimere questi concetti così sfuggenti, usano un grande ventaglio di espressioni fantasiose,… Continue Reading

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Un poster di “Manifesti abbastanza ostili

“Non vedere una mazza”. “Non capire un tubo”. “Dire cazzate”. Ci avete fatto caso? Alcune espressioni usano insulti come sinonimi di “niente” e “di scarso valore”. E per esprimere questi concetti così sfuggenti, usano un grande ventaglio di espressioni fantasiose, che ho riunito in questo articolo.
Sono più di 50, e offrono uno sguardo sulle cose che la nostra cultura considera prive di valore. Una prospettiva arbitraria e sorprendente: ci si aspetterebbe che i riferimenti a rifiuti o escrementi siano la categoria più nutrita, visto che sono l’emblema dello scarto. E  invece sono più numerosi i riferimenti a oggetti, alimenti e organi sessuali.
Perché usiamo queste immagini? Per esprimere il nostro punto di vista emotivo. Un conto è dire “Con questa nebbia non si vede niente”,  ma se dico: “Con questa nebbia non si vede un cazzo (o un cazzo di niente)” esprimo la rabbia e il disprezzo verso la situazione. E do un valore enfatico, rafforzativo alla mia affermazione: “non vedere un cazzo di niente” significa non vedere completamente nulla.
Ho suddiviso i termini di questo tipo in 2 grandi famiglie:

  • i sinonimi di nulla, niente 
  • i sinonimi di “cosa da poco”, “ di scarso valore”

Le espressioni che ho raccolto hanno diversi gradi di offensività: si va dalle parole neutre alle espressioni enfatiche fino ai modi di dire volgari e blasfemi (evidenziati entrambi in rosso). 

Sinonimi di “nulla”

Come si può nominare il nulla? L’impresa, a ben pensarci, è impossibile: se il nulla non esiste, non possiamo averne esperienza e quindi descriverlo. I termini che lo designano sono:  zero, nullità, niente, vuoto, nessuna cosa, alcunché. Ci sono alcuni sinonimi con una valenza più espressiva:i rafforzativi nonnulla, nisba (dal tedesco “nichts”, niente), nullaggine, alcunché, checchessia. Ma nessuno di questi possiede un’espressività adatta a veicolare il disprezzo, la rabbia, insomma: una coloritura emotiva. Perché non rimandano a un’immagine concreta: per evocare il nulla, abbiamo bisogno di dargli una consistenza anche minima. Ecco come. 

ALIMENTI

♦ un fico / fico secco: nel mondo antico, il fico era considerato un cibo da poveri, di scarso valore economico. “Fico secco” è un’allusione a un episodio evangelico (Matteo XXI,18–19): Gesù, avendo fame, vide un albero di fichi, che però erano senza frutti. Allora disse. “Mai più nasca frutto da te, in eterno”. E subito il fico si seccò. 

♦ un’ostia: il sottile disco di farina di frumento (impastata con acqua naturale e cotta al forno) che il sacerdote consacra nel sacrificio della messa. E’ quindi un cibo di poco conto, e il suo uso come sinonimo di “nulla” è una forma di blasfemia anti religiosa 

♦ un cavolo: è considerato un ortaggio di scarso valore, e la sua sillaba iniziale si presta a farne un sinonimo eufemistico di “cazzo”

♦ (campare) d’aria: non avere nulla da mangiare

OGGETTI

♦ un tubo: per la sua forma cilindrica è un sinonimo allusivo di “cazzo”

♦ (non capire / fare) un accidente: l’accidente è la disgrazia fortuita, qui equivale a rafforzare il concetto di “nulla”

♦ una mazza: è un riferimento fallico, equivalente di “cazzo”. Secondo alcune interpretazioni potrebbe essere anche un riferimento al generale Francesco Mazza che nel 1909 fu nominato commissario straordinario per gestire i danni del terremoto di Messina: fece una marea di errori e angherie 

♦ una ceppa : la ceppa è la base del tronco di un albero, da cui si dipartono le radici. E’ un riferimento fallico

♦ un corno : riferimento fallico (tant’è che il corno portafortuna ha origine dal fallo, come raccontavo qui)

♦ (essere) carta straccia: scritto o denaro di nessun valore

♦ (non valere) una cica: è la membrana che si trova nell’interno della melagrana, di nessun valore 

♦ (non valere) una cicca : mozzicone di sigaretta  

♦ (non valere) una cicca frusta: La « cicca » in dialetto milanese è la biglia colorata, in origine di terracotta. Se erano fruste, cioè consumate, non andavano bene.  

♦ (non valere) un soldo bucato, non spendibile quindi senza valore    

♦ (non valere) un quattrino: moneta di rame di valore infimo 

 

SESSO
♦ un cazzo / un cazzo di niente: è il disprezzo verso il nostro lato animalesco, rappresentato dall’organo sessuale, come ho raccontato più diffusamente qui .

RELIGIONE
♦ una madonna, un cristo: qui i termini religiosi sono usati, per spregio verso la fede, come sinonimi di nulla  .

LETTERE

♦ (non capire) un’acca (fam.), in latino l’H, inizialmente si pronunciava aspirata, successivamente, con l’evoluzione della lingua, ha perso questa sua caratteristica aspirazione quando presente e quindi non valere più nulla

♦ (non importare) un ette (fam., in disuso): deriva dalla congiunzione latina “et”, “e”, una parola piccola e di poco valore.

 Cose da poco, di scarso valore

Come definire un oggetto senza valore? I criteri seguiti dalla nostra lingua sono due: la dimensione e l’utilità. In pratica, qualifichiamo qualcosa come così piccola o inutile da essere irrilevante, impercettibile, ininfluente, insignificante. 

OGGETTI

♦ cosa da niente, cosuccia, coserella

♦ pinzillacchera (dal napoletano pizzillo, pezzettino) 

♦ carabattola (lettuccio, oggetto di poco conto)

♦ (contare / valere come il) due di picche: la carta che vale di meno nel mazzo

♦ bazzecola da bazza, carta di poco valore vinta all’avversario 

♦ bagattella (da gabbatella, gabbare: oggetto falso), cosa frivola e di poco conto

♦ bubbola, da bubbolo, sonaglio (suono falso)

♦ corbelleria (da corbello, cesto di vimini: eufemismo di coglione)

SESSO

Film del 1971 diretto da Fernando Merino.

♦ del cazzo / cazzata, belinata, minchiata, bischerata (da bischero, pene; il termine designa il pirolo, legnetto per tendere una corda negli strumenti musicali): il disvalore attribuito all’organo sessuale è usato per esprimere disprezzo

♦ (del) menga: il termine ha un’origine oscura, probabilmente è  originato da un effetto di rima nella frase goliardica “è la legge del Menga, chi ce l’ha nel culo se lo tenga”, ovvero ‘chi ha subito un danno lo deve sopportare. L’espressione, da sola, equivale a “del cazzo” 

♦ coglioneria, coglionata: atto o cosa da coglioni

♦ fesseria da fessa (fessura): è uno dei rari casi di disprezzo attribuito all’organo sessuale femminile

♦ monata da mona (vulva), vedi sopra.

ESCREMENTI, SCARTI

La celebre recensione di Fantozzi al film “La corazzata Potemkin” (Il secondo, tragico Fantozzi”, 1976)

♦ stronzata, cagata, merdata / di merda

♦ aria fritta: discorso inconsistente al di là delle parole usate

♦ fetecchia: cosa di poco conto (da fetore, flatulenza)

♦ quisquilia: da quisquiliae, immondizia

   

ALIMENTI

♦ cavolata / del cavolo (qui usato per eufemismo di “cazzo”)

♦ boiata: (da boj, bollire: vivanda semiliquida): schifezza, porcheria, stupidaggine

♦ baggianata (da baggiana, fava in senso fallico): stupidaggine

♦ giuggiola frutto del giuggiolo buono ma di piccole dimensioni (e ricorda i testicoli)

♦ ostiata: stupidaggine, errore, cosa di poco conto (da “ostia” come cibo di poco conto).

DERIVATI DA INSULTI

Idea regalo per Natale: un libro di giochi che è tutto un programma.

♦ inezia (da inetto, “incapace”, quindi cosa fatta da un incapace).

♦ sciocchezza / sciocchezzuola, scemenza, stupidaggine, cretinata: atto compiuto da una persona poco intelligente, quindi di nessun valore

♦ puttanata, troiata, vaccata: stupidaggine, sciocchezza (lett.: cosa da donnaccia)

 

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