13 AGOSTO 2017
MARCO
Buongiorno se una persona mi dice che mi querela per una frase che può averlo diffamato avendo un solo un testimone…ma io affermo che quella frase non l’ho mai pronunciata avendo a mia volta non uno ma più testimoni…cosa succede in caso di querela?
14 agosto 2017
VITO TARTAMELLA
La diffamazione si attua solo in presenza di almeno 2 persone (come spiego in questo articolo). Al massimo può denunciarla per ingiurie, ma se lei ha più testimoni a favore è improbabile che riesca a spuntarla.
14 AGOSTO 2016
EKY
Mi sa dare una risposta in merito la mia situazione cortesemente? Ho fatto un commento sotto un post di facebook di un personaggio famoso dicendo che la trovo una persona bugiarda e che vuole fare sempre la vittima, la mamma di questa persona mi ha prima minacciato di scassarmi e poi mi sta riempiendo la posta privata con messaggi dicendo che a breve riceverò sue notizie perchè mi ha denunciato? È una cosa possibile? Può denunciarmi per un commento sotto un post pubblico oltretutto dove ognuno diceva la sua opinione? Questa persona conosce la mia famiglia e ha sempre odiato mia madre ecco xkè fra tutti ha deciso di denunciare me…aspetto risposta
Il mio messaggio è stato questo,
Ai fan di (nn metto il nome) andate a cagare e finitela di far passare come vittima questa persona, ha vinto con il vittimismo inventando violenze che non ha mai ricevuto ed io trovo vergognoso inventarsi certe cose nonostante ci sono tante donne che hanno subìto realmente abusi. Oca senza cervello…..
Può veramente denunciarmi anche se è un personaggio pubblico? e si sa I personaggi pubblici sono sottoposti a giudizi tutti I giorni, la persona che dice che mi ha denunciato sotto questo commento però mi ha chiamata pazza, psicopatica lurida sporca e ha detto che mi scassava, nonostante ciò rischio qualcosa?
15 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Cara Eky,
bisogna chiarire un punto importante. Anzi, più di uno.
1) Un personaggio pubblico può avere meno privacy e ricevere più critiche (è il prezzo della fama). Ma le critiche devono pur sempre essere rispettose. La frase “oca senza cervello” non è certamente rispettosa. Il fatto che ci sia un post pubblico pieno di commenti non significa che tutti diventano legittimati, oltre che a criticare, anche a insultare. Scrivere insulti in un post pubblico è più grave che farlo privatamente: perché si lede l’immagine pubblica di una persona davanti ad altri. Quando lo si fa su un social network (Facebook, Twitter, etc) non si è più nel campo dell’ingiuria ma della diffamazione aggravata, un reato più grave (legga qui)
2) affermare che qualcuno “ha inventato violenze” è altrettanto grave perché significa attribuire a qualcuno un reato specifico. Se è così, sarebbe diffamazione aggravata anche questa
3) se la madre di questo personaggio pubblico l’ha chiamata “pazza” etc, è altrettanto emendabile (sarebbe ingiuria se l’ha fatto via mail, diffamazione se l’ha fatto sul post). Ma se ha pure detto che la “scassava”, in tal caso è andata su un terreno più pesante: è una minaccia. Credo faccia poca differenza se l’ha fatto pubblicamente (sul post) o privatamente (via mail)
Purtroppo si è messa in una situazione sgradevole, e il primo sbaglio l’ha fatto lei. Il mio consiglio è di non fare nulla. Conservi le mail con insulti e minacce, conservi una copia del post e – se crede – preghi che non succeda nulla.
16 GENNAIO 2017
MARY
Buongiorno,
è incredibile come questo argomento generi dubbi e paure… Mi hanno chiesto, e non sono stata in grado di rispondere, se dire a qualcuno di essersi dimostrato poco gentile possa essere ingiurioso…
Ho risposto dicendo che a mio parere non lo è… e aggiungo che lo spero, perché altrimenti il limite di espressione diventerebbe assurdamente alto. Grazie per la risposta…
16 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Cara Mary, sono d’accordo con lei. La legge punisce le espressioni che offendono l’onorabilità (la stimabilità, la reputazione) di una persona, ovvero quelle che giudicano male, sviliscono un uomo o una donna nella loro interezza. Ma ciò non significa che è vietato criticare: posso dire a qualcuno, senza timore di essere denunciato, che ha fatto una “cazzata” (a patto di spiegare il perché), ma non che è un “cazzone”.
Essere sgarbati o maleducati, invece, non è vietato dalle leggi: non si rischiano denunce o multe. Si rischia però l’emarginazione da parte delle altre persone, che preferiranno evitarti pur di non avere a che fare con te ed essere trattati male. E questa è una punizione ben peggiore di una multa.
15 GIUGNO 2016
FRA
Ma se insulto quella grandissima puttana albanese che taroccando una telefonata la ha trasformata in un contratto di attivazione di una compagnia elettrica, moltiplicando un “sì” per una ventina di volte e poi mandando la registrazione come fosse vera? Rischio qualcosa?
16 giugno 2016
VITO TARTAMELLA
Rischia certamente una sanzione economica. Non ne vale la pena, sarebbe una magra soddisfazione. A quel punto, pagare per pagare, le conviene di più pagare un avvocato per denunciarla.
11 LUGLIO 2016
FRA
Durante una lite ho insultato una mia amica (almeno ritenevo mia amica) chiamandola “parla la troietta”.(anche lei prima mi ha offeso chiamandomi cesso a pedali).Ero in presenza di più dei miei amici (alcuni dei quali mi odiano),rischio denuncia?(P.S. ho 13 anni)
29 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Caro Fra, per la legge se gli insulti sono reciproci di solito si fa pari e patta e le due offese si annullano. Ma qui c’è un aspetto ancora più importante: siete entrambi minorenni, quindi non incriminabili (se avete meno di 14 anni). Non sono un giurista, ma mi sento di tranquillizzarti. E comunque mi sembri un po’ troppo piccolo per leggere il mio blog! Stai tranquillo e cerca di non reagire agli insulti (e magari cerca anche tu di limitarli!).
Ciao
1 AGOSTO 2016
HORACIOTEODORO PARENTI
se dico a una donna per internet ” sei una razzista di merda” può lei farmi causa?
2 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Assolutamente sì. E se lo scrive su un social network (Facebook, Twitter…) rischia pena ancora più severe perché il reato non è più ingiuria ma diventa diffamazione: offendere una persona assente davanti a molte altre persone.
Se però lei ha scritto quella frase in risposta a un’offesa che le aveva detto quella signora, in questo caso potrebbe non rischiare nulla: diventa una specie di legittima difesa. Però in generale è sempre meglio contenersi e non reagire alle offese su internet: resta sempre una traccia di quello che scrivete!
2 AGOSTO 2016
PAOLO
A cosa vado incontro? Ho detto “pezzo di merda” ad un vigile urbano perché era stato precedentemente aggressivo nei miei confronti mi gridava ed era molto agitato lui ha voluto il mio documento e scritto le mie generalità2 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Temo vada incontro a una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale, un reato che è stato ripristinato pochi anni fa. Trova tutte le spiegazioni in questo mio articolo.
E’ un reato punito severamente: tutto sta a vedere se il vigile l’ha effettivamente denunciata, Paolo, o se ha lasciato perdere. Non può fare altro che aspettare. E nel caso, farsi assistere da un avvocato.
5 AGOSTO 2016
LUCA
Salve, ho offeso su un social network (Ask) anonimamente una ragazza dandogli della “Tro*a”, anonimamente. Lei ha detto sarebbe andata dalla polizia postale ma ho letto che molte volte neanche danno peso (la polizia postale) a queste cose.
Che ne pensi?
Rischio qualcosa?
6 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Se la ragazza si rivolge davvero alla polizia, il rischio di un procedimento giudiziario c’è. Soprattutto se lo fa attraverso un avvocato. Se poi la polizia lo fa in tempi lunghi (soprattutto quando c’è di mezzo un provider straniero) è un altro paio di maniche.
Comunque vada a finire, la morale è sempre la stessa : Mai offendere sui social. Perché resta sempre una traccia (una prova) contro di voi. E rischiate di pagarla cara, anche se è stato un momento di rabbia passeggero.
10 AGOSTO 2016
FRANCO G.
Se ho dato dei pazzi fulminati a persone che inneggiavano alla morte di due cacciatori di leoni aggrediti dagli stessi e uno di loro mi ha detto che sono una merda che merita di fare la stessa fine come devo comportarmi?
Grazie
10 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Caso complicato. Ma, come sempre, per valutarlo bene dovrei sapere più dettagli: per esempio, questo scambio di epiteti è avvenuto al bar o su Facebook/Twitter? Fa una grande differenza, perché nei social network una frase può essere letta da molte persone e un’ingiuria diventa diffamazione.
Ma il primo a sbagliare, mi spiace dirlo, è stato lei. E’ vero che lei ha usato un’iperbole pittorica, ma è anche vero che il suo contenuto non è onorevole (ha affermato che queste persone sono mentalmente squilibrate, anzi, malate).
Alla luce di questo, la reazione dei destinatari di questo epiteto (animalisti, suppongo) sarebbe in qualche modo giustificata, anche se c’è “eccesso di legittima difesa”: loro sono passati a un lessico più pesante (“merda”), augurandole per di più la morte…
Ma a parte gli eccessi, a parte la sgradevolezza del tutto, credo che l’episodio non meriti un seguito: ve ne siete dette già abbastanza. E su questo argomento (cacciatori/animalisti) non c’è razionalità che tenga, è come il tifo calcistico. Meglio metterci una pietra sopra.
12 AGOSTO 2016
ELLE
succede questo: giocando on line su un sito di carte, un tizio (di cui ho nome e cognome) si lamenta per come gioco, scrivo “che i rompic…sono sempre presenti” e lui mi da della “tr…”
Posso fare qualcosa?
12 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Bere una bella camomilla prima di iniziare a giocare? Scherzo. Quando si gioca a carte, quando si fa sport, insomma, quando c’è agonismo è normale che ci si appassioni. E’ vero che il “tizio” potrebbe evitare di fare commenti sugli altri giocatori, ma da quanto mi scrive è stata lei la prima a trascendere in insulti volgari. Se così fosse, è comprensibile che il suddetto “tizio” reagisca (anche se la sua reazione è spropositata).
Se lei decidesse di denunciarlo, dubito che potrebbe vincere: sia perché di solito i giudici non danno molto peso agli insulti reciproci quando c’è di mezzo l’agonismo, sia perché – appunto – sono reciproci.
Il mio consiglio è di ignorare i commenti del “tizio”. Si limiti a qualche frecciata (non insulti!) quando è abbastanza tranquilla. E non reagisca. Sul Web, rimane tutto scritto (e tutto può essere usato contro di voi).
23 AGOSTO 2016
FABRIZIO
Salve,
mi è capitato di dare di esprimermi in maniera inappropriata nei confronti del Presidente di un consorzio in risposta ad un post su facebook. La frase incriminata è: Questa merda di consorzio e il ciccione di XXXX che gira in SUV.!” Il tizio incriminato mi ha sporto querela. Non pensavo che ciccione fosse un’offesa. Che cosa rischio sempre che il tizio predetto accetti le mie scuse prontamente pubblicate su FB ? Grazie mille
23 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Purtroppo, come ho detto più volte, postare un insulto su Facebook è molto più grave che dirlo di persona: su Facebook infatti, non solo resta traccia per sempre di quanto scrivete, ma la vostra offesa può essere letta da molte più persone. Tant’è vero che, per la legge, il reato commesso su Facebook (come anche su giornali o tv, o altri social) non è più l’ingiuria ma la diffamazione. Reato, questo, che prevede fino a 3 anni di reclusione (non si preoccupi, non sarà il suo caso) e almeno 516 euro di multa.
La diffamazione attraverso Facebook, infatti, è diffamazione “aggravata”, come ha ribadito di recente anche la Cassazione.
Resta da capire che cosa l’abbia spinta a scrivere quelle offese: a volte, aver subìto un danno (documentabile) può attutire le pene. Ma l’espressione “Consorzio di merda” è certamente diffamatoria, così come l’appellativo di “ciccione”, accomunato nel medesimo tono sprezzante. D’altronde, come raccontavo in questo post, le persone grasse sono spesso oggetto di stigmatizzazione per il loro aspetto. Ricorda cos’è successo poche settimane fa, quando un giornale ha definito “cicciottelle” tre atlete olimpiche? E’ successo un putiferio e il direttore di quel giornale è stato rimosso…
Stando così le cose, Fabrizio, le consiglio di tentare di scusarsi col diretto interessato.
24 AGOSTO 2016
FABRIZIO
E’ quello che ho fatto prontamente su FB e tramite il maresciallo dei carabinieri..quest’ultimo ha chiamato il tizio offeso facendogli presente che il sottoscritto si scusava per l’accaduto…….sono in attesa di conoscere se il tizio offeso abbia intenzione di optare per la remissione di querela. Stando alle parole del maresciallo dei carabinieri il tizio offeso ha dato segni di indulgenza, riservandosi di comunicare l’eventuale remissione una volta avuto il placet del consiglio di amministrazione del consorzio. Tenga presente che lui è il presidente (SIC!!) La cosa strana è che l’offesa era diretta a lui quindi non capisco perché necessiti del benestare del consiglio. Cmq non mi resta che aspettare anche se sono pessimista ahimè !!! Da ultimo le faccio presente che tra me e il tizio non c’è nulla di personale….il mio è stato uno sfogo che a mio avviso andrebbe contestualizzato….non so quale possano essere gli sviluppi a livello processuale…..può darmi delle informazioni in materia ???
24 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Trovo corretto che il presidente consulti il consiglio: la frase “merda di consorzio” andava a offendere l’immagine di quell’ente. Nessuno può sapere gli sviluppi della sua situazione. Ma se lei ha rimosso il commento offensivo e si è scusato anche pubblicamente, forse prevarrà il buonsenso e la querela sarà ritirata. Il tempo ammorbidisce gli animi.
Ma se così non fosse, si metta il cuore in pace e si rivolga a un avvocato. E non si angosci più del necessario: il peggio che le può capitare è un risarcimento economico.
25 AGOSTO 2016
FABRIZIO
La ringrazio per la risposta. Esiste un termine per rimettere la querela considerato che lei asserisce giustamente che il tempo ammorbidisce gli animi ? A parte ciò l’evento un po’ mi angoscia perché l’art.595 cpp prevede l’arresto o un risarcimento economico. Sinceramente non so quale sia l’iter processuale in questi casi. A breve comunque mi attiverò per trovare un legale.
25 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
La querela può essere rimessa in ogni momento, fino al giorno prima in cui viene emessa una sentenza definitiva. Non c’è una scadenza temporale. E sull’arresto, davvero, stia tranquillo: è un’ipotesi molto remota, che accade in casi ben più gravi del suo.
29 AGOSTO 2016
FABRIZIO
La informo che competente a giudicare in merito alla querela da me ricevuta non sarà il giudice di pace ma il tribunale monocratico. Che differenza c’è? Grazie
29 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Il giudice è diverso perché, come le dicevo, la sua imputazione è diffamazione e non ingiuria. Cambia il giudice competente perché cambia il reato e cambiano le pene previste. Si rivolga a un avvocato!
28 AGOSTO 2016
FRANCESCA
Buongiorno, giorni fa una donna su un gruppo Facebook ha incominciato a delirare, diceva che i cani non dovrebbero essere ospitati in nessun luogo pubblico, che lei anche solo vedendo un cane si sentiva male , e le veniva una sorta di allergia. Ricevette diverse risposte, dove le dicevano che stava esagerando. Io ho scritto, sotto la risposta di una di queste utenti del sito : lasciatela perdere, è solo una malata mentale.
La tipa mi ha risposto che aveva la sua migliore amica avvocato e mi ha detto che avrebbe chiesto se poteva farmi causa, così le avrei pagato una bella vacanza lontana dagli animali. Io continuo a pensare che è solo pazza, ma comunque ho cancellato il commento e ho chiesto a Facebook di rimuovere il mio profilo definitivamente. Lo rimuoveranno entro 14 giorni. Secondo lei , che altro posso fare? Sono incensurata, ma non ho i soldi per pagare un’ammenda, che so si aggiri intorno alle 500 € o giù di lì. Dal brutto episodio sono passati 6 giorni.
Cordiali Saluti
28 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
Cara Francesca, obiettivamente il suo commento era diffamatorio. Ha fatto bene a rimuoverlo, e al momento non credo possa fare altro. Se non, eventualmente, chiedere scusa alla diretta interessata, sperando che il tempo abbia calmato gli animi.
2 SETTEMBRE 2016
FRANCESCA
Mi perdoni, ma diffamare una persona non vuol dire” parlare male di lei in sua assenza? Lei era presente alla discussione che c’è stata. La ringrazio per la sua risposta.
3 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Anche se una persona è connessa al Web, è fisicamente assente. Almeno per la legge…
24 giugno 2017
NADIA
BuonaSera io volevo sapere cosa può succedere per aver accusato la vicIna di casa con queste testuali parole che ho scritto alla sua amica per avvisarla!
“Buongiorno, l’altro giorno il corriere ha consegnato un pacco e ha detto che lo ha preso la sua amica patti se per favore può riconsegnarlo al mittente perché rubare la posta Degli altri è reato e che le telecamere hanno visto lei Prendere il pacco onde evitare denunce dai carabinieri!”.
Solo che la signora ha dichiarato che non è vero e che vuole essere risarcita!a cosa vado incontro?
26 giugno 2017
VITO TARTAMELLA
Incolpare una persona di aver commesso un reato è un atto pesante: bisogna farlo solo se si hanno le prove. Lei si è basata su quanto ha affermato il corriere: prima di agire, avrebbe dovuto farsi dare dal corriere una copia della ricevuta firmata dalla vicina (cosa che è ancora in tempo a fare).
La sua vicina non ha molti elementi per chiedere un risarcimento: dovrebbe andare in Procura o dalle forze dell’ordine per denunciarla, mostrando il suo sms o whatsapp. Mi pare improbabile.
Le consiglio di farsi dare copia della ricevuta (firmata dalla vicina) e, con questa in mano, andare dalla vicina a reclamare il pacco. Se non glielo dà, allora può denunciare la vicina per appropriazione indebita.
11 SETTEMBRE 2016
CRISTIAN
io vorrei sapere se posso essere denunciato perché volevo mandare un sms con minaccia di morte alla mia ragazza tipo ” vengo li e vi amazzo tutti ” e per sbaglio l’ho mandato alla sua madre ..che poi si trova in un altro paese. adesso ho paura perché la mia ragazza mi ha fatto sapere che sua madre mi va a denuncia. cosa mi posso aspettare ???
11 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Si può aspettare una denuncia per minaccia, come prevede l’articolo 612 del Codice Penale. L’articolo prevede multa fino a 1032 € e la reclusione fino a un anno nei casi più gravi.
Il fatto che sua madre si trovi in un altro Paese, complica però le cose: immagino che occorrerà una rogatoria internazionale. Non può fare nulla, Cristian, solo aspettare. E le conviene non dire mai più frasi del genere. A nessuno.
La minaccia, comunque, non ha nulla a che fare con gli insulti, quindi è la prima e ultima volta che rispondo a quesiti su questo argomento.
11 SETTEMBRE 2016
CRISTIAN
grazie mille qomunq si e già risolto ho chiesto umilmente scusa ero in un stato di rabbia .. adesso è tutto apposto …Grazie mille ancora
12 SETTEMBRE 2016
GIOVANNI
Buongiorno. Giorni fa ho scritto un messaggio privato su facebook a un giornalista accusandolo di non essere imparziale e altre cose. Non ho usato parolacce ma qualche offesa è partita. Lui ha minacciato di querelarmi dicendo che con il ricavato si farà vacanza a spese mie. Io ora l’ho bloccato. Che cosa rischio (querela per ingiurie o diffamazione)? Può essere che essendo un personaggio pubblico e riceva parecchi insulti, lo abbia detto giusto per spaventarmi e poi non faccia nulla (anche perché immagino sia parecchio impegnato per stare dietro a me) oppure mi devo veramente aspettare una querela?
12 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Se il messaggio l’ha inviato solo al giornalista (cioè se solo lui poteva leggerlo), rischia in teoria una denuncia per ingiurie. Dico “in teoria” perché bisognerebbe vedere che cosa concretamente gli ha scritto: la Costituzione ci dà la libertà di espressione, e quindi anche di critiche aspre, purché siano argomentate e – soprattutto – non manchino di rispetto all’altra persona.
15 SETTEMBRE 2016
LEONARDO
Ho 34 anni e ho dato della “puttana” a mia madre su WhatsApp perché “ha tradito mio padre con un coglione”. Ha detto che mi farà querela. Può farlo anche se è mia madre???
16 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Caro Leonardo, la legge non fa eccezioni: il rispetto è sempre dovuto, anche per i parenti prossimi.
Se il messaggio di WhatsApp era rivolto solo a sua madre, lei rischia una denuncia per ingiuria (l’argomento del post qui sopra). Se invece il messaggio l’ha mandato a un gruppo, rischia di più: una denuncia per diffamazione, che è un reato penale.
Posso capire il suo choc e il dolore. Ma, che le piaccia o no, anche sua madre è una persona libera, e questo fatto va accettato a prescindere dalle sue scelte che l’hanno ferita ma potrebbero avere dei motivi, chissà.
Se riuscirà a mettere da parte il rancore e a provare compassione per sua madre, starà meglio. Di certo, se sua madre è in difficoltà, essere insultata non l’aiuta. Le chieda scusa: non so se la sua rabbia sia motivata, ma di sicuro le parole che ha scelto per esprimerla aggiungono dolore a dolore e complicano le cose.
20 SETTEMBRE 2016
VALTER
Buongiorno mi chiamo Valter; dopo aver visto un video su Facebook ( poco chiaro ma elencato e dettagliato nei minimi particolari ) da parte di una persona la quale asseriva che un ambulante di Cuneo era stato assalito dai vigili locali e poi ammanettato solo perché non aveva il permesso con se, io stando così le cose come appunto raccontava mi sono permesso di esprimere il parere dicendo che questi vigili mi facevano schifo…
Da lì a 4/5 mesi mi è giunta una denuncia ” penale” consegnatami dai carabinieri della mia città Desenzano del Garda … e da lì a qualche mese sempre da parte dei carabinieri mi annunciavano che ero indagato dalla procura di Cuneo;
Trascorsi esattamente 6 mesi e qualche giorno sempre i carabinieri mi hanno avvisato che l’indagine era terminata…
Ho contattato un legale il quale mi ha detto che dobbiamo aspettare come si sviluppa la storia, per poi eventualmente intervenire…
Ho scoperto tramite i carabinieri che gli indagati siamo una trentina di persone scrivendo chi più chi meno in merito alla vicenda ma vengo a scoprire che chi ha filmato e descritto la storia su Facebook è introvabile da parte delle forze dell’ordine .
Le sembra giusto che il sottoscritto commentando il fatto che come evidenziato dalla cronistoria e video sembrava evidente ( mentre poi si dimostrerà che i fatti davano ragione ai vigili) sia in guai seri?
Io avevo democraticamente espresso il parere di quello che c’era scritto su questo blog!
21 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Caro Valter, la Costituzione ci dà la libertà di espressione, ma questo non significa che siamo liberi anche di insultare. L’espressione che lei ha usato (“questi vigili mi fanno schifo”) è sicuramente lesiva dell’onorabilità delle persone coinvolte. Con l’aggravante che queste persone sono pubblici ufficiali, e in questo caso la diffamazione diventa oltraggio a pubblici ufficiali (reato di cui ho parlato in questo post). Se lei avesse detto che la situazione (non i vigili in quanto persone) le faceva schifo, forse avrebbe rischiato meno. Purtroppo, le sentenze della Corte di Cassazione hanno sempre considerato offensiva la parola “schifo”. Ma è anche vero che in alcuni casi, quando una persona aveva subìto un fatto ingiusto, l’hanno tollerata: forse il suo avvocato potrebbe puntare la sua difesa su questo aspetto, ossia l’indignazione per aver visto un’ingiustizia…. Ma il fatto che il video fosse poco chiaro e che alla fine si è rivelato fuorviante, non gioca a suo favore. Auguri in ogni caso.
23 SETTEMBRE 2016
VALTER
Grazie del suo consiglio, riferirò oggi stesso al mio avvocato quanto lei mi consiglia.La terrò informata di quanto mi succederà ho tremendamente paura di quello che mi succederà ( mai successo nulla nella mia vita) e poi come dice Lei non pensavo che la parola schifo fosse un ingiuria così grave.
Scusi dimenticavo ho letto che l’insulto non è più reato penale potrebbe rientrare anche la mia pratica?
Distinti saluti Valter.
23 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Le nostre leggi prevedono 3 tipi di insulto (semplifico, in realtà sono di più):
1) l’ingiuria: offendo te e solo te, senza testimoni
2) diffamazione: parlo male di te davanti ad altri quando non ci sei (e questo vale anche quando si offende su Facebook & C: ne ho parlato nell’ultimo post)
3) oltraggio: offendo un pubblico ufficiale (vigili, polizia, carabinieri).
L’ingiuria (1) è stata depenalizzata. Ma il suo caso, come le avevo già scritto, è il numero 3: oltraggio a pubblico ufficiale. Non è stato depenalizzato, anzi ….
24 SETTEMBRE 2016
VALTER
Ho parlato con il mio avvocato, il quale mi ha riferito che non devo temere ( potrebbe il tutto cadere in prescrizione) inoltre il video e i post sono stati rimossi da Facebook, a detta sua vuol dire che qualcuno si è mosso.
Ma secondo lei Avv.Vito si è mosso in positivo oppure in negativo?
Poi dulcis in fundo l’avvocato mi ha tranquillizzato dicendomi che rischio pochissimo( 1 mese di pena che con la condizionale non farò mai!!!)
Per un tipo come me che non sa neppure cosa possa essere un processo o un giudizio da tribunale
Non è’ cosa da poco;
Ecco vorrei tanto non essere me stesso sono deluso per il guaio che ho combinato, ma per un giudice non esiste come nel calcio una sorta di cartellino giallo prima di esprimere la sentenza ( cartellino rosso) per una persona che nella vita non ha mai commesso niente di grave?
La ringrazio nuovamente della sua eventuale risposta.
Distinti saluti Valter
27 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Innanzitutto NON sono avvocato. Anche per questo non mi permetto di giudicare l’operato del suo legale (anche perché non ho letto le carte)!
Detto questo, il cartellino giallo non esiste in Tribunale. Nei giudizi però si tiene conto se l’imputato ha la fedina penale pulita: in questo caso si concedono le attenuanti, e si riducono le pene.
24 SETTEMBRE 2016
MARCO
Salve,
avrei bisogno di un aiuto. Intanto complimenti per l’articolo ma vorrei chiedere un consiglio. Dopo aver assistito tramite youtube ad una scena accaduta in tv in cui una persona comune dava della puttana alla conduttrice, ho scritto su twitter: finalmente qualcuno in diretta ti ha dato della puttana! Domani trend su twitter #nomedelpersonaggio+puttana..
Io personalmente ho scritto questo commento per gioire del fatto accaduto ma mi sono appena reso conto di aver ricevuto più e più mail e tweet da un tale che dice che mi ha denunciato per quello che ho scritto dato che hanno cercato il mio indirizzo ip. Sono sconcertato..
24 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Se vuole sapere cosa rischia, rischia una denuncia per diffamazione, di cui ho parlato nel mio ultimo post. Dire “finalmente qualcuno ti ha dato della puttana” equivale a dare della puttana.
25 SETTEMBRE 2016
MARCO
Sono stato truffato perché pagato con assegno clonato a giugno 2015 , ho denunciato tramite il mio avvocato. Dopo un anno gli riscrivo e lui mi deride; decido quindi di scrivere ‘truffato da tizio caio nato il xxxxx a zzzzzz con num di cell xxxxx’ ad alcuni suoi amici su facebook tramite messaggio privato uno ad uno (no gruppo), ora scrive che mi chiederá 50.000 euro di risarcimento x ingiuria e diffamazione (io ho le prove della truffa subita)
25 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Da quanto mi racconta, lei potrebbe aver commesso il reato di ingiuria aggravata, perché ha attribuito a quella persona un “fatto determinato” (la truffa). La legge però prevede che, in sede di giudizio, lei possa dimostrare che la sua accusa è fondata, ovvero che è stato davvero truffato. Ne parli al suo avvocato quando e se riceverà la notifica della denuncia.
7 OTTOBRE 2016
GIUSEPPE
Salve, mesi fa tramite mail insultai un associazione, perche avendo pagato per un esame di abilitazione, questi non me lo volevano far fare, di conseguenza sono andato nella loro pagina fb e ho messo una review negativa alla scuola che organizzava i corsi, che adesso ho tolto e ho scritto una mail all’associazione insultandoli. dopo queste vicende hanno organizzato per l’esame ma io ho chiesto tramite paypal il rimborso dei soldi dell’esame, che mi sono stati restituiti dallo stesso.
Dopo che ho rinunciato all’esame non facendolo online nella data indicata ho ricevuto una mail dall’avvocato dicendo che se anche avevo pagato per l’esame non mi avrebbe accettato nell’associazione (poco importa ero gia stato risarcito da paypal) e che se la scuola nella quale avevo studiato avesse voluto portare agli atti dei magistrati una mia azione criminosa, lui, gli avrebbe aiutati.
cosa rischio?
7 ottobre 2016
VITO TARTAMELLA
Per risponderle dovrei sapere esattamente quali frasi insultanti aveva scritto. In ogni caso, se il destinatario della mail con gli insulti era uno solo, rischia un’ammenda, come spiego nel post qui sopra.
7 OTTOBRE 2016
GIUSEPPE
ok, secondo la sua esperienza di quanto? erano insulti del tipo “anche le scimmie sono meglio di voi” cose del genere
10 ottobre 2016
VITO TARTAMELLA
L’ho scritto all’inizio di questo articolo! La legge dice da 100 € a 8mila €.
16 OTTOBRE 2016
ANDREA
dopo che la mia ex fidanzata mi ha detto che mi aveva tradito mi ha inviato 3 messaggi ed io ad ogni messaggio ho risposto con pesanti parolacce,tipo lercia,zoccola,viscida,ecc ,mi potrebbe denunciare?grazie per la risposta
16 ottobre 2016
VITO TARTAMELLA
In teoria sì: il rispetto è sempre dovuto. Va anche detto, però, che la legge ammette la possibilità di insultare se si ha appena subìto un torto. Forse lei rientra in quest’ultimo caso, se aveva appena saputo di essere stato tradito (e bisognerebbe capire cosa le aveva scritto la sua ex: erano messaggi concilianti o provocatori?).
Comunque, se posso permettermi, non stia a preoccuparsi del rischio di essere denunciato: perdoni quella donna, se riesce; si metta il cuore in pace e cerchi di lasciarsi alle spalle il passato e di guardare al futuro, costruendosi una vita migliore.
20 OTTOBRE 2016
VASSI
Buongiorno,io ho litigato con la mia vicina di casa perché ho scoperto che quando ero incinta di 9 mesi ha messo davanti alla porta di casa mia delle cose di magia nera,penso per spaventarmi perché il giorno prima del fatto accaduto avevamo ancora litigato.Quindi io le detto che è una merda e che fa schifo.potrebbe denunciarli e se sì io come posso procedere visto che lei ha sbagliato prima ancora nei miei confronti?vorrei sottolineare che io non ho le prove di quelle cose perché presa di paura le ho gettate ma lei ha un testimone dei miei insulti nei suoi confronti.Grazie
21 ottobre 2016
VITO TARTAMELLA
Che strana situazione… Non ho capito se lei, Vassi, vuole denunciare la vicina, o se teme che la vicina possa denunciarla.
1) Vuole denunciare la vicina: glielo sconsiglio, innanzitutto perché ha distrutto le prove, secondo perché l’efficacia della “magia nera” non è dimostrabile in un’aula di tribunale…
2) la vicina vuole denunciarla per gli insulti: potrebbe farlo, ma cosa le fa pensare che lo farà? Se un testimone (magari suo marito) ha visto cosa le ha lasciato sul pianerottolo, può sempre invocare di essere stata provocata…
In ambo i casi, però, una vicina del genere la ignorerei. E aspetterei che faccia un errore grosso per poi denunciarla davvero. Con le prove. Stia tranquilla e non si lasci intimorire.
6 NOVEMBRE 2016
ALFONSO
Salve, volevo chiedere una cosa… ho scritto in un post su FB di un mio amico una cosa… – Quella zoccola di (cognome) te l’ha dato? Lui risponde cosa? e io rispondo la fattura! e lui risponde si!
Dopo un mese mi chiama una e mi dice che ci ha querelati perchè avevamo scritto quella frase e aveva fatto una foto ai commenti. Premettendo che non c’è ne il nome e che non si chiama solo questa persona con questo cognome a cosa si va in contro e come posso difendermi se ci ha querelati davvero? Ovviamente si è immaginata che fosse lei per un fatto accaduto al mio amico e ha collegato. Posso dire non stavo parlando di lei?
6 novembre 2016
VITO TARTAMELLA
Al suo posto, contatterei la diretta interessata scusandosi e spiegandole che non si riferiva a lei, ma a un’altra persona. E rimuova subito quel post, anche se questo non cancella il reato che lei ha commesso: ricordi sempre di non insultare nessuno!
Detto questo, non le rimane molto altro da fare, se non aspettare la convocazione del tribunale: se dovesse arrivare, chiami un avvocato (cosa che comunque può fare anche ora).
6 NOVEMBRE 2016
LUCA PRETE
Salve,
mi sono scontrato con una persona all’interno di una discussione di una pagina social di un quotidiano riguardo a un fatto di cronaca grave. La notizia si riferiva a un incidente stradale in cui aveva perso la vita la figlia di un carabiniere. L’utente in questione ha fatto delle illazioni sul perché venisse “reclamizzato” che la vittima fosse figlia di un un membro appartenente alle forze dell’ordine, ponendo il dubbio che un figlio di un operaio avrebbe avuto la stessa attenzione. Molti utenti gli hanno risposto in modo stizzito (tra cui io ma senza insultarla), spiegando il motivo per il quale il giornale avesse scritto in quel modo, senza ricercare alcuna motivazione “classista”. All’interno della stessa discussione sotto la medesima notizia in un altro post di un altro commentatore, l’utente che aveva fatto queste polemiche è intervenuto facendo delle supposizioni (nonostante le indagini fossero solo all’inizio), sulla dinamica dell’incidente e sulle possibili colpe delle vittime. Lì, e ho sbagliato, mi sono un pò innervosito e le ho detto che “getta della m……” e che sia una persona marcia. Mi ha bloccato e anche l’autore dell’altro post, quindi, non ho potuto cancellare il commento visto che mi ero pentito subito dopo. Ora, Le chiedo: rischio qualcosa, mi potrebbe denunciare per diffamazione? Grazie.
6 novembre 2016
VITO TARTAMELLA
L’espressione “gettare merda su qualcuno” non mi pare diffamatoria: è un’espressione volgare e pittorica, che critica aspramente ma non offende. Ma dire “sei una persona marcia” è senz’altro diffamatorio e come tale è denunciabile.
Se non può più rimuovere il post può solo tentare di scusarsi, esprimendo e argomentando in modo più rispettoso il suo pensiero. Ma se non potesse più farlo, si metta il cuore in pace: non può fare null’altro. Dovesse arrivarle una denuncia, si rivolga a un legale.
Stia più attento in futuro a non dare giudizi sulle persone, ma solo sui fatti. Auguri
7 NOVEMBRE 2016
STEFANO
Salve, mesi fa ricevo sul cell. 2 avvisi di chiamata persa da una persona che anni fa era mio amico. Essendo da poco deceduta una mia parente stretta lo richiamo un paio di volte per le condoglianze, ma non risponde. La terza volta ci parlo ma capisco che le condoglianze per la mia perdita sono un pretesto quando subito tira in ballo altre cose, in particolare sospetto che stesse registrando o condividendo la conversazione per mettermi in imbarazzo ( ho da poco scoperto di essere asperger, ho scarse competenze sociali e tendo a dire tutto quello che pensò senza freni, cosa che spesso in passato è stata usata per mettermi in cattiva luce) per arrivare al dunque per cambiare registro alla conversazione gli ho detto che per me lui era bisessuale, adducendo come prova un paio di situazioni del passato, causa della fine della nostra amicizia. C’era anche la moglie in sottofondo che quando ha sentiti il marito in difficoltà ha fatto chiudere la telefonata. Mi può querelare?
7 novembre 2016
VITO TARTAMELLA
Non so risponderle, perché dovrei sapere bene i contenuti e i toni della telefonata.
In generale, dire a qualcuno che è “bisessuale” non mi pare di per sè offensivo, anche se alcuni potrebberlo viverlo come tale. Un caso del genere dipenderebbe molto dalla valutazione del giudice, che può essere molto diversa da caso a caso. Mi pare improbabile, comunque, che un amico che lei non sente da anni si prenda la briga di chiamarla per registrare la chiamata e poi usarla contro di lei per denunciarla.
28 NOVEMBRE 2016
LUCA T.
Cosa accade se uno mi offende su facebook con appellativi tipo (mxxda, ignorante, vediamoci dal vivo e ti faccio vedere io) ed io lo rispondo nello stesso modo o anche peggio? Se mi querela dovrò comunque risarcirlo?
RISPONDI
28 novembre 2016
VITO TARTAMELLA
Difficile giudicare senza aver letto il testo integrale del vostro diverbio… Certo, non depone a suo favore che lei abbia rincarato la dose! E tenga presente che la frase “vediamoci dal vivo e ti faccio vedere” è configurabile come minaccia (reato ben peggiore dell’ingiuria). E non è chiaro quale sia stata la miccia del vostro litigio: perché il suo interlocutore l’ha offesa? Che motivi di risentimento aveva nei suoi confronti? E com’è finito il litigio?
Ha raccontato troppo poco per poter esprimere un parere. Il mio suggerimento, comunque, è per lo meno di cancellare il post con gli insulti. E magari vedere se, passato il momento tempestoso, sia possibile tentare un dialogo costruttivo con quella persona.
28 DICEMBRE 2016
SANDRO
Salve ho avuto dei problemi verbali col mio ex datore di lavoro negli anni che ho lavorato con lui.. Mi ha sempre trattato male e io mai fatto nulla per paura di perdere il posto.. Tutto questo sino al licenziamento da parte mia.. In seguito non mi dava la liquidazione e io ad agosto le ho scritto che se non me l avrebbe data l’avrei denunciato. Dopo un mese me l ha data.. A dicembre un mio collega che aveva licenziato si suicida e io le mando una foto su wotz up ma non col nome del collega perche l’articolo era su di lui ma senza il vero nome .. Poi le scrivo.. Di mattina quando si sveglia si chieda il perche.. Lui almeno non ha perso la dignita lei sì… Ora mi ha mandato una lettera l avvocato che vorrebbe spiegazioni.. Rischio di perdere il processo per ingiurie se lui lo vuole avendo molti soldi?
28 dicembre 2016
VITO TARTAMELLA
Confesso che la sua situazione non mi è del tutto chiara: che cosa le ha contestato esattamente l’avvocato? I suoi commenti su Whatsapp erano rivolti solo al suo datore di lavoro? Sarebbe importante saperlo. In ogni caso, dato che ha ricevuto una lettera da un avvocato, è fondamentale che lei si rivolga a un avvocato per farsi aiutare su come rispondere al meglio.
28 DICEMBRE 2016
SANDRO
L avvocato mi ha accusato di aver commesso delle ingiurie al mio ex datore di lavoro con quelle due frasi che le ho citato.. Dicendomi che ho ferito il suo orgoglio e lo accuso quasi della morte di quel collega.. I mess erano rivolti solamente al mio ex datore di lavoro.. Lo so che ho sbagliato forse in momento di rabbia.. So solamente da voci che mi hanno riportato che lui per queste due frasi vorrebbe farmela pagare cara.. La ringrazio del suo consiglio infatti stasera andro da un legale.. Ora la mia domanda é: solamente per quelle due frasi il giudice puo condannarmi a pagare la cifra vicino a 8000 euro piu un risarcimento per danni morali? Non ho detto parolacce ne accusato di qualcosa ma esattamente le parole scritte sul post precedente.. Grazie per la risposta cosi tempestiva
28 dicembre 2016
VITO TARTAMELLA
Gentile Sandro,
è vero che non ha detto parolacce ma ha detto al suo ex datore di lavoro che ha perso la dignità. E l’ha accusato, seppur fra le righe, di aver indotto al suicidio una persona.
La prima frase è lesiva dell’onore e potrebbe rientrare nel reato di ingiuria semplice (multe fino a 8mila €); la seconda è più grave, perché è un’accusa specifica: in tal caso potrebbe configurare l’ingiuria aggravata (fino a 12mila €).
Però non si allarmi: la situazione è sfumata e tutto dipende dalla sensibilità del giudice, sempre se davvero il suo ex datore vuole andare fino in fondo (e non è detto: le cause sono lunghe e costose, oltre che incerte). Non scriva nulla all’altro avvocato finché non ha il parere del suo avvocato.
29 dicembre 2016
ELVIRA
buona sera
ho avuto una piccola discussione con mia cugina per discorsi futili e ho dato della cafona invidiosa a mia zia che per colpa sua mio zio e mio padre non si parlano .
ora lei mi vuole querelare per diffamazione. non penso sia grave come offesa o sbaglio ?
mi affido a lei così da potergli rispondere.
grazie mille
29 dicembre 2016
VITO TARTAMELLA
Cara Elvira,
quanti testimoni erano presenti quando ha dato della “cafona” alla zia? La diffamazione si verifica quando si parla male di una persona assente davanti ad almeno due persone.
Detto questo, dare del “cafone” a una persona non è così leggero come crede: i Tribunali hanno per lo più condannato chi ha pronunciato questo insulto.
Forse può rispondere a sua cugina che quegli epiteti nascono dalla sua rabbia per la situazione e cercare di ricomporre il vostro diverbio su binari costruttivi. Auguri.
5 GENNAIO 2017
LUCA
Salve,
sono intervenuto in un discussione all’interno di una pagina Facebook di un quotidiano in cui l’autore principale (della discussione appunto) ha definito degli “ignoranti” i simpatizzanti italiani di un noto politico statunitense. Siccome, io avevo visto altri commenti di quello stesso utente in cui ci chiamava “italioti” (anche all’interno di quella notizia ma in un altro post) e sapendo che fosse per metà straniero, gli ho fatto questa domanda: “Visto che tiri letame (ho usato un termine più forte iniziante con “m”) sugli italiani, perché continui a restare qui visto che sei per metà straniero?” (lo sapevo perché lo aveva scritto una volta). E lui mi ha risposto facendo ironia sui 35 euro che noi “italioti” (termine ancora usato da lui) gli paghiamo (ovviamente, non è vero).Mi ha bloccato ma con un altro profilo che riporta TUTTAVIA IL MIO NOME E COGNOME VERI, gli ho risposto chiedendogli: “Ma perché mi blocchi frustratone?” Ecco, vorrei sapere se questo termine, ossia “frustratone” sia perseguibile civilmente. Ho sbagliato ma dopo che aveva definiti molti italiani ignoranti e “italioti”, mi sono un pò innervosito. E tuttavia, il mio primo intervento era una semplice domanda senza insultare nessuno. Rischio qualcosa? Grazie.
6 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Luca,
“frustrato” significa una persona insoddisfatta perché non ha appagato i propri bisogni. Il termine arriva dalla psicologia e indica un disagio emotivo. Difficile dire se sia un termine ingiurioso: potrebbe essere una semplice constatazione, anche se il Tribunale di Bologna anni fa ha condannato questa espressione come ingiuria. D’altra parte è altrettanto vero che se il suo interlocutore l’ha definita “italiota” e “ignorante”, la sua reazione mi sembra comprensibile. Non credo che rischi qualcosa, ma nel caso penso che un giudice giustificherebbe la sua reazione. Visto lo stile di questo autore, dubito che si sia risentito al punto da denunciarla. Stia tranquillo.
17 gennaio 2017
ANONYMOUS
Scusi su YouTube ho fatto un commento negativo e ho detto “a te ti piace quello sei un coglione vaffanculo”: è possibile rischiare una denuncia o una lettera?
È quanto tempo ci vuole per ora che mi arrivi la denuncia?
17 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Certo che può essere denunciato! Le consiglio di cancellare quel commento. Sui tempi della denuncia: impossibile prevederlo. Dipende da quanto è ingolfato il Tribunale della città dove vive lei o l’intestatario delle pagine di YouTube. Comunque in genere siamo nell’ordine di mesi, credo.
20 GENNAIO 2017
QUALCUNO
Buongiorno.
Se, riguardo ad un editore importante nella mia ragione accusato più volte di concorso esterno in associazione mafiosa (ma mai condannato veramente, anche se a febbraio dovrebbe riprendere l’udienza), scrivo “Io non sono proprio sicurissimo che sia colluso con i mafiosi, anche perché avrebbe già ucciso chi lo “ostacola” (si fa per dire), no”?, è diffamazione o no?
Grazie.
20 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Nella sua frase non ci sono parolacce, quindi la sua domanda è fuori luogo in questo sito. E non risponderò più a domande del genere.
In ogni caso, per risolvere la questione basta esaminare la frase che ha scritto: “Se fosse colluso avrebbe ucciso; dato che non ha ucciso (…non è colluso)”. La conclusione implicita della sua frase, è che questo signore non è colluso. Dove sta la diffamazione?
23 GENNAIO 2017
MARIO
buongiorno,,ho un quesito da farle…lavoro all’ortomercato e una mattina di 5 anni fa mi trovavo all’interno sprovvisto della tessera d’entrata. A quel punto il vigile mi diede la multa di 180 euro e dopo pochi giorni ricevetti una denuncia da costui che diceva di essere stato minacciato da me insultato e per di più che avevo cercato di corromperlo con una cassetta di pomodori per la cancellazione della multa . A distanza di 5 anni ho il processo con accusa di corruzione e offesa a pubblico ufficiale. Com’è possibile essere condannato senza prove senza registrazione vocale e senza testimoni dal momento che eravamo solo io e lui?non crede che e un abuso di potere?
23 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Gentile Mario, innanzitutto lei non è stato condannato: è stato – da quanto capisco – rinviato a giudizio con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e tentata corruzione. E finché non arriva la sentenza lei è innocente. Detto questo, la legge dà ai pubblici ufficiali parecchi poteri: punisce con più severità chi li insulta, e considera più attendibile la loro testimonianza (come raccontavo qui). Dato che, comunque, la sentenza non è stata pronunciata, ha la possibilità di difendersi in tribunale: si scelga un bravo avvocato.
23 GENNAIO 2017
GIANLUCA
Buonasera a lei, in un gruppo di whatsapp io e altre persone abbiamo offeso una persona che faceva parte del gruppo e abbiamo usato termini come demente, pagliaccio, coglione ecc. Però non mai usato il suo nome e cognome ma bensi la parola mago visto che fa il cartomante e altro…..il mago mi ha denunciato e volevo capire cosa rischio. Grazie
24 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Rischia una condanna per diffamazione (reclusione fino a un anno e multa fino a 1032 euro), come spiego più diffusamente in questo articolo. Se si offende una persona, e la sua identità è desumibile dal contesto, non si scappa. Le suggerisco di rivolgersi a un avvocato, e magari di scusarsi con l’interessato (anche se ignoro i motivi per cui l’avete insultato).
25 GENNAIO 2017
AFDTYFUG
Buonasera, su facebook con un profilo falso (ma non rubando l’identità a nessuno) ho commentato la notizia di un giornale online in cui si parlava di una certa malattia genetica e della denuncia da parte delle associazioni di carenze e difficoltà per le terapie. Trattandosi di una malattia di cui i portatori sani sono a conoscenza del rischio quando mettono al mondo i bambini malati, d’impulso ho scritto più o meno questo:
“prima fanno figli come conigli e poi si stupiscono perchè mancano le terapie, per quanto mi riguarda in certe situazioni il desiderio di diventare genitori dovrebbe essere messo da parte, trovo che siano irresponsabili coloro che coscientemente mettono al mondo altri malati, dato che la loro scelta mette a rischio la sostenibilità del servizio sanitario”.
Dopo è iniziata una discussione e io ho cercato di far valere la mia tesi, ma utilizzando un linguaggio ben più pacato nonostante gli insulti da parte di alcuni, che non solo hanno minacciato denunce e querele, ma hanno anche diffuso il mio primo post per il web e persino nelle pagine delle associazioni dei malati, Inoltre c’è chi ha affermato che ha contattato la polizia postale.
Le domando, le mie parole sono così gravi da poter avere ripercussioni a livello giudiziario? La polizia postale può essere scomodata per un post su facebook come quello che ho riportato sopra? E in caso di denuncia cosa posso fare? Posso difendermi definendo la mia una lecita opinione, seppur avendo utilizzato un linguaggio non adeguato?
26 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Gentile afdtyfug (ma non poteva trovare un nick pronunciabile?), personalmente non trovo offensivo il suo post. Certo, “fare figli come conigli” non è il massimo dell’eleganza, ed è un’espressione sicuramente emendabile.
Ma il resto non lo trovo lesivo: definire qualcuno “irresponsabile” motivando il perché (sanno di essere malati ma lo fanno ugualmente, a scapito del servizio sanitario) è del tutto lecito.
Ricordo che la legge punisce le critiche offensive, ma non le critiche in generale, soprattutto se argomentate. Altrimenti, il diritto alla libera espressione andrebbe a farsi benedire. Quindi, il paragone coi conigli potrebbe metterla a rischio di denunce (dipende anche dalla sensibilità del giudice), ma il resto no. In caso di azione legale, ammesso che la facciano, può senz’altro difendere la bontà delle sue ragioni.
26 GENNAIO 2017
AFDTYFUG
La ringrazio tantissimo, la sua risposta mi ha tranquillizzato. Comunque questa vicenda sembra che stia diventando qualcosa di abbastanza serio, dato che stanno cercando in tutti i modi di rendere virale quel commento, persino il presidente di un’associazione che tratta di quella malattia lo ha riportato sulla sua pagina facebook e in seguito è stato condiviso da centinaia di persone, alcune delle quali hanno minacciato di morte me e la mia famiglia.
26 GENNAIO 2017
LUCA
Salve,
in questi giorni, vedo spesso il termine “sciacallo” in frasi come “sei uno sciacallo”. Ma può essere considerato un insulto addirittura perseguibile? Grazie.
27 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Quesito interessante. Può essere certamente considerato un insulto: di per sè non è una parolaccia (il termine si riferisce a un animale), ma ha una forte carica di disprezzo: come dice il dizionario Treccani, il termine “indica una persona che approfitta delle altrui sventure per rubare; in partic., chi, in occasione di cataclismi o eventi bellici, saccheggia case e luoghi abbandonati, deruba cadaveri o persone indifese; anche chi, nei sequestri di persona, si inserisce con false promesse nelle trattative per trarne profitto; talvolta, più genericam., persona avida, profittatrice”.
Per la cronaca, questa parola è stata giudicata offensiva e quindi condannata dal Tribunale di Monza nel 2006. Quindi esiste già almeno un precedente giuridico: le sconsiglio di usarlo nei confronti di altre persone!
29 GENNAIO 2017
ANTONELLA
Buongiorno, le racconto uno scambio di opinioni avvenuto in un gruppo su Facebook, non tanto perché io tema ripercussioni o pensi di denunciare davvero la mia interlocutrice, ma per riuscire a capire meglio come funzionano certe cose. Parlando di medici obiettori (sull’aborto ovviamente), la signora afferma che la possibilità di poter ricorrere all’interruzione di gravidanza nell’ospedale dietro casa dà modo alle donne di “farsi sbattere” e “farsi martellare le ovaie” in tutti i locali della zona perché tanto poi possono abortire. Per dar forza alla sua teoria racconta di tre donne di sua conoscenza (senza nomi ovviamente) molto ricche che hanno abortito 2/3/4 volte perché abituate ad avere rapporti di una notte con uomini diversi. Io, basita da tanta ignoranza, le dico che è un serpente e che sprofonda un mare di bigottismo e perfidia. A questo punto lei inizia a minacciare una querela in quanto per il suo lavoro gli avvocati lavorano per lei gratis. Poi aggiunge che vedendo le mie foto le sembro “una figlia di papà viziarella” e subito dopo che se fosse un uomo non mi porterebbe nemmeno in un bagno perché preferirebbe il “fai da te” a me. Poi mi blocca e mi scrive in privato che se sono così bella (mai detto) avrò chissà quanti apprezzamenti e chissà quale fila di uomini. Sottolineo che questa Signora avrà 35/40 anni e una figlia. Vorrei sapere cosa ne pensa.
29 gennaio 2017
VITO TARTAMELLA
Cara Antonella, ci sono alcuni argomenti (l’aborto, ma anche la protezione degli animali, la fecondazione assistita, l’omosessualità, i migranti, la fede religiosa…) che accendono molto gli animi. E questo è normale. Ma spesso il coinvolgimento emotivo è così forte da accecare la razionalità. E così le discussioni, invece di essere uno scambio di opinioni, degenerano in rissa. Questi episodi non sono molto diversi dal tifo calcistico, che è spesso soltanto un modo per scaricare rabbia e aggressività. Quando si ha di fronte un interlocutore del genere, accecato da emozioni irrazionali, non ha senso imbarcarsi in discussioni: sarebbe come tentare di convincere un tifoso del Milan a diventare tifoso dell’Inter. Tempo ed energie sprecate. Questo per quanto riguarda le dinamiche. Se invece mi sta chiedendo se ci sono estremi per una denuncia: non so che dire, vi siete offese reciprocamente anche se – indubbiamente – la sua interlocutrice è andata molto oltre i limiti. Credo che se questa persona la denunciasse avrebbe più da perdere che da guadagnare. Comunque vada a finire, la prossima volta, invece di imbarcarsi in discussioni con interlocutori di questo genere, segua il consiglio di Dante Alighieri: “Non ti curar di loro, ma guarda e passa…”.
1 FEBBRAIO 2017
LUCA
Durante un’assemblea condominiale un condomino ha dato del ladro ad un altro condomino dicendo che “ha rubato una proprietà”. La proprietà risulta invece trasferita con atto notarile di compravendita e regolarmente registrata. Può essere denunciato?
2 febbraio 2017
VITO TARTAMELLA
Ladro è uno degli insulti più denunciati in Italia. Nel caso che lei espone gli estremi per una denuncia ci sono tutti: diffamazione aggravata. Trova tutte le informazioni in questo mio articolo.
2 FEBBRAIO 2017
LUCA
Un chiarimento alla domanda di cui sopra:il reato di diffamazione aggravata si configura anche se l’offesa è verbale ed in presenza dell’offeso? Grazie.
2 febbraio 2017
VITO TARTAMELLA
Attenzione: quando si dice un insulto a una persona presente, si commette il reato di ingiuria, non di diffamazione. Per essere più precisi, trattasi di ingiuria aggravata (perché fatta in presenza di più persone e attribuendo un fatto specifico).
In ambo i casi, però, non importa in quale forma sia stato espresso: a voce, per iscritto, a gesti… Sono tutti comportamenti ugualmente sanzionabili, purché siano documentabili, con prove o testimoni.
3 FEBBRAIO 2017
LUCA
Nuovi termini “informatici” come troll e webete possono essere considerati insulti? Grazie.
3 febbraio 2017
VITO TARTAMELLA
“troll” non lo trovo lesivo della reputazione: significa provocatore, disturbatore (veda la voce su Wikipedia). Di “webete” ho parlato in questo articolo: lo considero un insulto, per quanto un po’ bonario.
5 FEBBRAIO 2017
MARCO
Salve pochi giorni fa è successa una cosa ” coincidenza ” assurda, è scoppiato un forte litigio con la mia compagna, nel mentre lei ha fatto cadere dell’acqua su una presa elettrica creando un principio d’incendio, proprio in quegli attimi mi squilla il cell, era uno dei soliti call center che vuole farti cambiare gestore, premetto che ho un app che blocca queste chiamate, ma quella chiamata è riuscita a passare, io che ero fuori di senno come ho sentito il nome del gestore elettrico ho apostrofato l’operatrice con 2/3 parolacce e attaccando il telefono, ho anche provato a richiamare per scusarmi ma risulta staccato,
La domanda è questa ” io non ce l’avevo con l’operatrice ma ero fuori di senno ”
i call center che chiamano possono registrare la telefonata senza avvisarmi e chiedere il mio consenso della privacy?
Se dovessi ricevere un eventuale querela posso denunciare per violazione della privacy?
Grazie.
5 febbraio 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Marco,
dubito che il call center abbia intenzione di denunciarla: dovrebbe prima quanto meno dimostrare che aveva ottenuto il suo numero di cellulare in modo lecito. E quasi sempre non è così. In ogni caso i call center non possono registrare la chiamata senza prima chiederle il consenso. Direi che può stare tranquillo. Piuttosto, spero che abbia domato l’incendio e fatto pace con la sua compagna nel frattempo.
16 FEBBRAIO 2017
SISSI
Salve, se ad una persona dico in pubblico “Non sei mai stata una persona educata” posso essere denunciata ?
16 febbraio 2017
VITO TARTAMELLA
Buongiorno Sissi, la sua frase è traducibile con “Sei sempre stato maleducato”. Il termine “maleducato” è un insulto a bassa offensività: c’è di molto peggio, ma è pur sempre denunciabile.
Le sentenze su questo termine sono altalenanti: dipende da come questa parola viene detta (tono di voce, intenzione comunicativa, argomentazioni…) e dove (in strada, su Facebook, a una riunione, etc). Solo lei può sapere se e quanto quella frase fosse gratuitamente offensiva oppure fondata nei fatti.
17 FEBBRAIO 2017
GIORDANO PARISI
Buon Giorno
recentemente ho pubblicato una recensione su Google su un locale dove si è svolto il mio matrimonio vari anni fa. Dopo una approfondita descrizione degli eventi che mi hanno lasciato completamente insoddisfatto del servizio ricevuto, ho completato il post scrivendo letteralmente “evitate questo locale come la peste”. Il gestore si è risentito per quest’ultima frase, e mi ha denunciato per diffamazione.
Secondo Lei cosa rischio? Quanto potrebbe costarmi questa mia recensione? Sono stato già ascoltato dai carabinieri e ho esposto le mie ragioni.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
17 febbraio 2017
VITO TARTAMELLA
Difficile rispondere. Non mi risultano precedenti giuridici per l’espressione che lei ha usato. Mi pare chiaro che la sua era un’iperbole, per quanto molto forte. E’ sicuramente lesiva della reputazione, ma è pur vero che le leggi consentono due cose: 1) di offendere se si è subìto un grave torto; 2) di criticare anche aspramente purché in modo documentato.
Non conosco quali siano stati, in concreto, i torti che lei ha patito in quel ristorante, quindi non posso valutare se la sua rabbia sia stata commisurata. Di certo, è fondamentale che lei possa provare di aver subìto un ingiusto trattamento, con documenti (video, registrazioni audio, etc) o testimoni. In ogni caso, si rivolga a un avvocato se la causa dovesse andare avanti.
2 MARZO 2017
SARA
Salve, vorrei domandarle se “personaggio ridicolo” rivolto a un candidato sindaco sia da considerare insulto o diffamazione. Grazie
3 marzo 2017
VITO TARTAMELLA
Gentile Sara, innanzitutto un chiarimento: gli insulti diventano “ingiurie” se sono detti a una persona senza che ci siano altri testimoni; il medesimo insulto, se detto davanti a 2 o più persone diventa “diffamazione”. Quindi bisogna capire in quali circostanze ha detto quell’espressione: l’ha detta solo al candidato, oppure in una riunione davanti ad altri, o su un social network (Facebook, Twittter, whatsapp…)?
A seconda del reato, cambiano le pene (più pesanti se ci sono molti testimoni).
Per quanto riguarda l’espressione, bisogna vedere con che tono è stata detta: in modo bonario o acido? In generale, comunque, un’espressione del genere di solito è stata condannata.
21 MARZO 2017
GIORDANO PARISI
Buon Giorno,
sono stato denunciato da un locale per una recensione negativa. A parte gli aspetti legali, contro i quali mi difenderò con i denti, la mia questione è puramente relativa alla formalità della denuncia. In altre parole l’avvocato dell’offeso, ha stilato la querela indicando facebook come la piattaforma sulla quale avrei scritto la recensione diffamatoria. In realtà la diffamazione è stata scritta sulla piattaforma Google. La mia domanda è questa: posso in qualche maniera appellarmi a questo “errore” commesso dall’accusatore?. Ho già rilasciato le mie dichiarazioni davanti ai carabinieri ed adesso sono in attesa della decisione di rinvio a giudizio da parte del magistrato. Quando sarò chiamato a giudizio (eventualmente) posso invalidare il tutto appellandomi a questo “vizio”? La ringrazio anticipatamente della risposta
21 marzo 2017
VITO TARTAMELLA
Gentile Giordano,
Google è una piattaforma potenzialmente più diffamante rispetto a Facebook: mentre a quest’ultimo si accede solo se si è iscritti, le recensioni di Google sono visibili a tutti gli utenti.
Detto ciò, la domanda che lei pone è una questione giuridica di tipo formale, sulla quale non sono in grado di aiutarla: non so se un vizio di forma come quello che lei cita sia di per sè sufficiente a far saltare l’intera azione legale. In teoria, dovrebbe contare di più il contenuto dell’offesa.
La risposta che lei cerca gliela può dare solo un avvocato (cosa che io non sono, come ho scritto chiaramente all’inizio di questo post).
6 APRILE 2017
GEA
Salve, per una questione di lavoro ho dato della rompimaroni ad una collega che nel frattempo era uscita e non mi aveva sentito. Alcune colleghe hanno capito troione ma non e’ affatto cosi, care amiche sue tra l’altro che poi lo hanno riferito. Cosa rischio?
7 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Cara Gea, in teoria rischia una denuncia per diffamazione (offendere una persona assente), che si verifica quando ci sono almeno due testimoni.
Consideri, però, che le sentenze della Cassazione hanno più volte assolto l’uso di questo termine (per la precisione del termine “rompicoglioni”) considerandolo più uno sfogo volgare che un’espressione offensiva.
La sua situazione è complicata dal fatto che le colleghe hanno inteso la parola “troione” e sono amiche della persona offesa.
Al suo posto, spiegherei a queste colleghe che cosa ha detto davvero, e forse lo direi anche alla diretta interessata, per evitare che la situazione si complichi e la tensione salga. Non ne vale la pena, soprattutto se il motivo scatenante della sua rabbia non era una questione “di vita o di morte”.
7 APRILE 2017
GEA
Grazie mille x la risposta. Nella peggiore delle ipotesi, quale pena o sanzione mi puo’ essere data?
10 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Le pene previste per la diffamazione (di cui ho parlato qui) sono reclusione fino a 1 anno; oppure multa fino a 1032 €. Ma queste sono le pene massime, che dipendono non solo dalla gravità dell’offesa, ma soprattutto dalla quantità di persone che hanno assistito all’offesa. Che neo suo caso, da quanto ho capito, erano ben poche (non certo centinaia o migliaia). Stia serena. E soprattutto cerchi di chiarire l’equivoco.
10 APRILE 2017
WALTER
Buongiorno,
ho un problema di vicinato, nel senso che la condomina del piano di sopra per diversi anni (16 per l’esattezza) ha continuamente prodotto ogni tipo di rumore molesto, durante il giorno ma soprattutto nelle ore serali e notturne, con rumori evidenti proprio sopra la nostra camera da letto…
Ho cercato di parlarle più volte ma invano, ho anche interpellato l’amministratore di condominio che le ha inviato alcune lettere di richiamo ma di nuovo senza sortire alcun effetto.
L’altra sera, dopo due notti insonni, sono scoppiato, ho battuto sul soffitto con una scopa e purtroppo mi sono sfuggite alcune parole che non avrei dovuto dire, insultandola, le ho dato della p..e che se non la smetteva avrei chiamato i carabinieri…. ovviamente anche lei non si è tirata indietro rispondendo ai miei insulti…
Il fatto è che dopo pochi giorni mi arriva una lettera dell’amministratore dove mi si avvisa che la signora avrebbe provveduto ad inoltrare denuncia per ingiuria nei miei confronti…
Ora mi trovo in una situazione che mi sembra assurda, da persona che ha dovuto subire per 16 anni continui rumori molesti, a persona denunciata per ingiuria. Dovesse la signora andare avanti con la denuncia a cosa vado incontro, ho letto che in caso di reciprocità e/o di ingiuria dovuta ad uno scatto d’ira e dovuta ad una provocazione non è soggetta a multa, potrebbe essere il mio caso? Invece per quanto riguarda la richiesta di risarcimento a quanto potrebbe ammontare la somma pretesa?
L’episodio è successo attraverso i muri di casa, lei era in casa con la figlia ed io con mia moglie e mio figlio, non so se altri condomini hanno sentito il battibecco o meno.
10 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
E’ vero Walter: se si subisce un torto (a maggior ragione se reiterato) per la legge è legittimo e comprensibile – quindi non punibile – se uno reagisce con insulti. Il fatto che lei avesse già più volte segnalato alla signora e all’amministratore i rumori molesti è una prova a suo favore. Recuperi queste lettere.
Magari potrebbe cogliere l’occasione per rivolgersi a un legale e inviare alla signora una bella diffida, intimandole una volta per tutte di non fare rumore. Anche perché i rumori continui possono causare stress e altre patologie, di cui la sua vicina potrebbe essere chiamata a pagare il conto (se lei è in grado di documentarlo con una perizia medica).
13 APRILE 2017
FABIO
Buongiorno, ho scritto ad un gruppo di condomini che 2 persone avevano degli “interessi personali” nel voler rifare le facciate del palazzo.
Botta e risposta delle 6 persone del gruppo, e poi… non so come, la mail viene girata agli interessati.
Leggendo tutto, ovviamente, mo insultano durante la successiva riunione e mi minacciano di querela.
Secondo voi rischio qualcosa?
Grazie
13 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Buongiorno,
l’espressione che lei ha usato (interessi personali) è ambigua. Potrebbe riferirsi sia a legittime e private esigenze di un singolo condomino, sia a – non meglio precisati – affari.
Mi pare difficile costruirci una causa, ma tutto può essere. Potrebbe aiutare a rasserenare gli animi se lei precisasse a cosa concretamente alludeva con quella espressione: sistemando la facciata salirebbe il valore dell’immobile e questo interessa solo a chi vuol vendere il proprio appartamento? Se fosse così, la sua critica – per quanto sarebbe stato meglio esprimerla in modo chiaro e senza insinuazioni generiche – sarebbe anche legittima, per quello che ne so.
16 APRILE 2017
LUCA
Vorrei sapere se dare del razzista a qualcuno possa essere definita una ingiuria. Grazie.
18 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Direi di sì: non è certo un appellativo onorevole. Le sentenze hanno finora condannato chi ha usato questo termine. E consideri che nel nostro ordinamento il razzismo è un reato, come può leggere qui.
20 APRILE 2017
FABRIZIO
Buona sera sig. Vito, complimemti per il tempo che ci dedica.
Sono inprenditore e commercializzo i miei servizi sul web.
Un cliente prenota un servizio pagandolo decisamente meno di quello che in realtà vale a causa di un mio errore nella impostazione dei valori. Ebbene si. Ho sbagliato io.
Contatto il cliente (email) e dopo aver chiesto scusa dell’accaduto ed aver dato sommarie spiegazioni sull’accaduto chiedo la cancellazione della prenotazione.
Il cliente non soddisfatto (ed aveva tutta la mia comprensione in quanto ha prenotato una cosa a 1000 quando invece normalmente sarebbe costata 2500) ha voluto sapere bene cosa era successo.
La mia risposta è stata sufficientemente pertinente non entrando in motivazioni personali. Ho commesso un errore, non ho inserito certi valori che dovevo inserire e questo ha prococato l’errore. Chiedendo comprensione ho chiesto nuovamente la cancellazione.
Dopo circa tre giorni, non vedendo giungere la cancellazione, lo ricontatto (mail) dicendogli che mi dispiaceva constatare che non volesse concedermi la sua comprensione e che ero oltresi dispiaciuto che volesse approfittare degli errori degli altri.
Da contratto, io erogherò questo mio servizio a questa persona perdendoci 1500. Giusto, gli errori si pagano.
Ma questo signore può dichiararsi davvero offeso e non rispettato?
Non mi ha minacciato di denunce, mi ha semplicemente detto che trovava i miei termini offensivi ed irrispettosi.
Il mio primo pensiero dopo aver letto questa risposta è stata: la verità fa male e a molti non piace.
Lei, come la vede?
Grazie.
21 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Fabrizio, se lei non ha usato termini offensivi e irrispettosi, il problema del suo cliente non è la verità. E’ la sfiducia in un mondo dove crediamo che tutti vogliono fregarci. E la scarsa conoscenza delle leggi diritti e doveri. Faccia tesoro dell’errore, non posso dirle altro.
21 aprile 2017
NICOLE
Buongiorno, ho replicato a un commento di un signore che offendeva pesantemente un personaggio di un programma televisivo, io gli ho scritto che era pieno di cattiveria e gli ho chiesto se non si vergognava a scrivere tali cose, costui mi scrive che mi querela, ma è possibile?
21 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Tutto è possibile, ma personalmente credo che non abbia elementi per spuntarla. Anzi, e’ lui che rischia di più, avendo offeso la reputazione di una persona famosa (immagino su Facebook o simili).
Glielo può anche dire, ma io credo che la sua minaccia di querela sia un bluff, uno spauracchio. Lo lasci cuocere nel suo brodo di cattiveria e non si preoccupi. Stampi la schermata del vostro scambio di battute, giusto per scrupolo. Ma dubito che dovrà usarla.
24 APRILE 2017
ROMEO
Riprendendo una richiesta di alcuni giorni fa le chiedo se urlare in casa propria (o con la finestra aperta) un’offesa generica o imprecare, (dopo aver bussato sopra con una scopa) senza per questo indicare il nome del destinatario può essere denunciabile, anche se in seguito a rumori dal piano di sopra (e anche se l’inquilino di sopra dice che ha dei testimoni). In effetti una persona in casa sua può dire quello che gli pare, se non si rivolge espressamente a qualcuno o non lo vede direttamente, o no ?
Come fare a dimostrare un danno alla salute e da rumori che sono stati tanti in tanti anni ? Grazie
25 aprile 2017
VITO TARTAMELLA
Gentile Romeo,
andiamo con ordine.
Nessuna legge le vieta di imprecare (“porca putt….! Che cazz..!”), ma dire un insulto, anche senza precisare il destinatario, è già più rischioso, se appare evidente il nesso fra quell’insulto (“testa di c…”, “bastard…”) e un comportamento specifico (il rumore). In questo secondo caso, siamo di fronte a un’ingiuria (o a una diffamazione, se assistono almeno 2 testimoni), che come tale è denunciabile.
Per quanto riguarda i danni da rumore, deve assolutamente rivolgersi a un legale che le consiglierà cosa fare: immagino che occorra sia documentare i rumori (con una registrazione audio, e registrando con un video i rumori e i decibel misurati con un’app da telefonino), sia documentare gli eventuali danni fisici, con una perizia medica, che colleghi le eventuali patologie al rumore di cui sopra. Anche la testimonianza di qualche vicino, che attesti che questi rumori durano da anni, credo sia fondamentale.
7 MAGGIO 2017
MARIA
Salve,sto vivendo una bruttissima situazione sul lavoro (siamo a livello di mobbing, la mia asma è anche peggiorata) a causa di una collega con la quale,pur avendo cercato di creare buoni rapporti, mi è stata ostile in maniera ingiustificata,mi ha aggredito spesso verbalmente e non mi ha aiutato in delle situazioni di difficoltà in cui avrebbe anche dovuto farlo.Premetto che abbiamo lo stesso ruolo di coordinatori e qualche giorno fa un nostro sottoposto che è dalla sua parte mi dice che io non posso punirlo perché è il coordinatore che decide,io ho risposto che il.coordinatore non ha alcun potere decisionale per opporsi alle decisioni di un altro coordinatore nel caso un sottoposto si comporti scorretamente ed ho elencato i ruoli del coordinatore. Il tizio in questione ha detto alla collega che io avevo detto che il coordinatore non conta nulla e la collega si è arrabbiata facendo una scenata assurda e mettendosi a gridare.Io a quel punto non ci ho visto più e presa dalla rabbia ho scritto un post su facebook in cui dicevo , senza citare nome e cognome quindi riferendomi ad un tizio anonimo che avevo scoperto quanto la gente, soprattutto se più grande di te non mostri saggezza ma immaturità e infantilismo dei miei amici ha commentato ed io ho aggiunto anche altre cose aggiungendo che questa persona (sempre senza citare nome e cognome ) non si prendeva le sue responsabilità, praticando abusi di potere,ripetevo nuovamente i ruoli del coordinatore ,che ci vuole umiltà e collaborazione e che infine consideravo le persone che si comportano così ridicole.Il post è arrivato nelle sue mani tramite persone che ce l’hanno con me e che hanno fatto lo screenshoot del mio post.Va da se’ che la collega non in maniera diretta ,ma tramite altri colleghi ,che conoscono la situazione di mobbing che sto vivendo,mi hanno fatto sapere che potrebbe denunciarmi.Tuttavia io lavoro anche in un altro ufficio dove ci sono altre coordinatrici.
Ora voglio sapere un po’ di cose ,se posso denunciare chi ha diffuso il mio post anche se mio amico su facebook, e se verranno coinvolti anche gli altri colleghi dell’ufficio a testimoniare ,compreso il capo tanto più che, visto che mancano nome e cognome so che comunque dovrà servirsi delle persone che hanno veicolato il post (visto che peraltro il mio l’ho cancellato) , volevo sapere se queste persone saranno obbligate a testimoniare .Grazie
7 maggio 2017
VITO TARTAMELLA
Mi dispiace dirglielo, Maria, ma pubblicare un post diffamatorio è sempre sbagliato, anche se non si cita una persona per nome.
Ciò detto, cerco di rispondere alle sue domande.
Non può denunciare il collega che si è preso la briga di segnalare il suo post su Facebook: è stato un vigliacco, ma non ha commesso alcun reato. Dal momento in cui si pubblica qualcosa su FB, si dà per scontato che CHIUNQUE possa leggerlo. Se vuole fare una confidenza, deve farla a voce, non pubblicarla su FB!
Lei forse potrà affermare che il suo post era generico e non si riferiva alla collega mobbizzante; dovranno essere loro a provare il contrario.
Di solito, un avvocato cita fra i propri testimoni persone che è sicuro che confermeranno una determinata versione dei fatti: se la sua collega vuole farle causa, il suo avvocato contatterà i possibili testimoni e chiederà loro se sono disposti a testimoniare.
Una volta entrati nell’elenco dei testimoni, le persone non possono rifiutarsi di partecipare al processo.
E’ una questione delicata. Ma possibile che i vostri superiori lascino una situazione così? Non ha provato a chiedere ai suoi superiori di distinguere e tenere separate le competenze delle 2 coordinatrici? altrimenti è solo un gioco al massacro.
17 MAGGIO 2017
FEDERICOS
Salve
Giorni fa ho offeso, tramite account fake, una persona dandole della cogliona e handicappata e questo non rispondendo mi fece arrabbiare ancora di più e continuai con le stesse parole, tutto in chat privata però…il punto è che poi sua madre mi dice che mi avrebbe perseguito penalmente per gli insulti ricevuti e perciò io mi sono scusato con lei, senza però ricevere nessun consenso…io e quel tipo abbiano entrambi 17 anni.
Pensi che me la possa rischiare? Pensi che la polizia prenda sul serio un caso questo? Hai magari letto di esperienze in merito?
Grazie mille
18 maggio 2017
VITO TARTAMELLA
Federico,
il caso è doppiamente serio: primo, perché gli account fake sono vietati. Secondo, perché è sempre sbagliato offendere qualcuno con appellativi come “cogliona” e “Handicappata”, anche se in una chat privata, cioè leggibile dal solo interessato.
Rischi di essere denunciato per ingiuria, il che significa che rischi le multe di cui parlavo nell’articolo qui sopra.
E come 17enne ricorda che sei perseguibile.
Forse la mamma del tuo amico non ti denuncerà, ma fai tesoro dell’esperienza per il futuro: niente account fake, niente insulti. Ok?
1 GIUGNO 2017
FEDE
Buongiorno, vorrei chiederle se un vaff… a un vigile urbano che stava deviando il traffico e non voleva rispondermi su quale strada alternativa avrei potuto utilizzare può essere punibile, i vigili erano due, io ero in macchina con mio figlio, non erano presenti altre persone, non mi hanno chiesto documenti … grazie
4 giugno 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Fede, nelle sentenze il “vaffa” è stato a volte punito, a volte tollerato. Difficile darle una risposta certa: da un lato, il vigile che ha incontrato è stato poco gentile, e quindi la sua stizza può essere comprensibile; ma è pur vero che la sua frase è stata eccessiva rispetto alla scortesia che ha ricevuto. Tanto più che il vigile, in quanto pubblico ufficiale, gode di tutele particolari: chi offende un pubblico ufficiale è punito più severamente rispetto a chi insulta un comune cittadino, come spiegavo in questo articolo.
In più, anche se non le hanno chiesto i documenti hanno pur sempre visto la sua targa e possono risalire a lei.
Ritengo comunque poco probabile che la denuncino: nello stress del traffico, mandarsi a quel paese è molto frequente. Se per ogni “vaffa” ci fosse una denuncia, i tribunali sarebbero ingolfati. Comunque in avvenire le consiglio di stare più attento a offendere un pubblico ufficiale: rischia grosso.
8 GIUGNO 2017
FEDE
Grazie per la risposta, purtroppo loro erano nervosi e hanno fatto innervosire anche me … ma in casi come questo la presenza di più persone non è necessaria?
8 giugno 2017
VITO TARTAMELLA
Il reato di oltraggio è disciplinato dall’articolo 341 bis del Codice penale. Il quale (come può leggere qui) dice che il reato deve essere consumato in luogo pubblico “in presenza di più persone”. La formula è ambigua: basta una sola persona (il collega del vigile) o, come nel caso della diffamazione, occorrono almeno due testimoni? Io propendo per l’ultima interpretazione.
18 GIUGNO 2017
LUCA PRETE
Salve,
ho risposto a un commento su Facebook il quale mi sembrava che diffamasse qualcuno non in presenza, anche se non era esplicita (la diffamazione appunto ) ma indirettamente (secondo la mia interpretazione soggettiva e di altri che gli hanno risposto, ossia dava questa sensazione), poteva esserci. Allora, ho scritto, “mi sa tanto di diffamazione” (riferito al commento), l’altro utente mi ha risposto che ho detto stupidaggini. Vi chiedo: è possibile che lui possa aver scambiato la mi risposta (“mi sa tanto di diffamazione” che poi può essere anche letta come “mi sembra”, “ho l’impressione”) un insulto a se stesso, ossia “sei un diffamatore” (che io NON ho scritto) e possano esserci gli estremi per una querela da parte sua nei miei confronti?Grazie.
21 GIUGNO 2017
PAOLA
Se quando passa il mio vicino di casa a voce sostenuta dico “certe persone fanno proprio schifo!”, può essere considerata offesa tale da essere punita?
22 giugno 2017
VITO TARTAMELLA
Se lei è da sola e pronuncia questa frase, risulta chiaro che è rivolta al vicino, il quale la può denunciare a due condizioni: se registra quanto lei ha detto, oppure se ha almeno due testimoni che assistano alla scena. A queste condizioni, è abbastanza improbabile che lei sia denunciata. Ma è più probabile che il vicino si offenda e magari passi anche alle mani o si vendichi in altro modo… Ci pensi bene.
30 GIUGNO 2017
PAOLA
La ringrazio per avermi risposto, ma mi domandavo; se la vicina in questione per assurdo registrasse quanto io ho sopra affermato, come le sarebbe possibile dimostrare che mi trovavo da sola?
Il caso dei testimoni è ovvio. E quanto al consiglio è comprensibile, anche se le garantisco che se avessi modo di raccontarle sono certa che capirebbe e appoggerebbe lo sfogo di certe situazioni (ci sono persone che pur di curare i propri interessi sono disposte a tutto, “morte tua vita mia”).
30 giugno 2017
VITO TARTAMELLA
E’ molto improbabile che il suo vicino si attrezzi per registrarla, a meno che i suoi insulti siano abituali (ogni volta che passa). Una volta registrati, potrebbe solo provare che lei lo ha insultato, ma non che vi fossero altri testimoni.
2 LUGLIO 2017
PUCCICOTTO
Ho mangiato malissimo in un negozio kebab di un centro commerciale.
Ho segnalato la cosa al titolare ma mi ha invitato a non tornare se non sono soddisfatto.
Amareggiato ho lasciato perdere ma dopo mesi, passando davanti a quel negozio, ho gridato che si mangia malissimo e che il personale è maleducato.
Sono stato minacciato di denuncia.
Rischio qualcosa?
4 luglio 2017
VITO TARTAMELLA
Quello che lei ha fatto equivale a una pessima recensione su Tripadvisor e simili…. E in ambo i casi vale questa regola: la Costituzione ci dà la libertà di esprimere un giudizio negativo, purché sia documentato e rispettoso delle persone. Quindi lei era (ed è) libero di esprimere un giudizio negativo, ma per non rischiare querele dovrebbe argomentarlo: cioè spiegare perché si mangia male, in che senso si mangia male… Certo è difficile documentarlo, sia a voce che per iscritto. Da questo punto di vista, forse rischia la denuncia, ma è pur vero che il titolare del negozio dovrebbe sapere chi è lei e avere testimoni disposti a sottoscrivere quanto denunciato. Mi pare improbabile.
Quanto alla maleducazione, è un concetto abbastanza soggettivo e perciò difficilmente querelabile.
4 LUGLIO 2017
PAOLA
La ringrazio per tutte le delucidazioni.
17 LUGLIO 2017
NANDO
Buonasera, un mese fa una vigilessa mi ha voluto dare una multa per parcheggio in doppia fila per 2 minuti massimo e dopo averla implorata di essere comprensiva ha dimostrato un atteggiamento altezzoso. Ho perso la calma e le ho detto che si vedeva che provava piacere a fare quel che faceva sino a provare orgasmo, e dopo gli ho chiesto se anche lei faceva parte di quei dipendenti statali che vanno a timbrare in mutanda? Ma non ho detto parolacce. Adesso mi arriva una raccomandata che vuole accertare che fossi io (non mi ha chiesto le generalità) perché vorrebbe denunciarmi per ingiurie. Secondo lei ci sono gli estremi?
17 luglio 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Nando, anche se non ha detto parolacce, le sue frasi sono state insultanti. In sostanza, ha detto alla vigilessa che è una frustrata sessuale e che truffa la pubblica amministrazione. Con una doppia aggravante: che le frasi possono essere interpretate come una forma di maschilismo, e per di più verso un pubblico ufficiale, che gode di particolari tutele (come può leggere su questo mio altro post).Vista la delicatezza della situazione, fossi in lei, prima di rispondere alla richiesta di generalità mi rivolgerei a un avvocato, per capire come tutelarsi al meglio.
23 LUGLIO 2017
ANGELO
Buongiorno Vito chiedo lumi riguardo questa situazione.
Su una pagina Facebook un utente ha scritto che i musulmani sono una razza idiota ed ignorante.
A me gli insulti per razze culturali non piacciono.
La mia risposta è stata: qualcuno ti ha fatto il lavaggio del cervello.mi da fastidio che tu esporti nel resto dell’Europa la tua ignoranza(Il ragazzo si trova in inghilterra) tornatene a casa.
Secondo lei puo risultare diffamatoria?
Da tale post il ragazzo ha ricevuto diversi insulti…pero mi ha scritto in privato che vuole portarmi in tribunale.secondo lei può farlo?
In privato mi ha dato anche dell’agnello perché pensa sia spaventato…sembra quasi una minaccia
Grazie
24 luglio 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Angelo,
Chi ha sbagliato (e ha commesso un reato) è stato l’autore del post razzista, dato che l’odio razziale (o meglio, l’intolleranza religiosa) sono puniti dalla legge.
Il suo commento è stato quindi legittimo, anche se sarebbe stato meglio argomentarlo: sei ignorante perché non sai che generalizzare è sempre sbagliato etc etc.
Mi sento di dirle, comunque, di stare tranquillo, dubito che la porterà in tribunale, ha tutto da perdere. E ricordi sempre di argomentare quando dà un giudizio.
24 LUGLIO 2017
IRENE
Gentile Vito vorrei chiederle un parere..qualche giorno fa ho detto ad uno dei condomini che è meglio stare in un palazzo di cani che con gente dalla faccia di caz come la sua. E poi gli ho dato dell’ignorante perché afferma che la pipi di cane porta la sifilide. Davanti al mio sfogo c’era una signora, fino a poco tempo fa amica mia, fino a poco tempo fa proprietaria di una cagnolina morta avvelenata come spiego piu avanti. Ma questa signora che si e rivelata falsa, non dira nulla a mio favore..sui motivi del mio sfogo liberatorio. E come lei altre persone che sanno ma che preferiscono farsi gli affari loro, falsi amici .. Ora mi ritrovo in questa situazione, non vedevano l’ora di attaccarmi e colpirmi e magari adesso gli ho dato l’occasione. Come può procedete il tizio nei miei confronti? Io non ho un lavoro e vivo con mio madre, e non voglio che ci vada di mezzo. Grazie per la sua risposta.
25 luglio 2017
VITO TARTAMELLA
Cara Irene, ho dovuto accorciare il suo commento perché era troppo lungo. Ma ho lasciato il fatto essenziale: quello che ha detto è oggettivamente offensivo, ma l’ha detto davanti a una sola testimone (e non è affatto detto che vorrà farlo). Nella remota ipotesi che il suo vicino decida di denunciarla, lei rischia al massimo un’ammenda per ingiuria, come spiego nel mio articolo. E di sicuro non rischia nulla sua madre.
Nella parte del suo commento che ho tagliato, racconta di avvelenamenti di cani e altre cose: perché ha subìto tanti soprusi senza fare nulla? Valuti se denunciare alcuni episodi all’amministratore del condominio, purché ne abbia le prove.
Ma cerchi soprattutto di non dare troppo peso a questo episodio e a questa persona. Per non lasciarsi sopraffare dall’angoscia verso i suoi vicini, cerchi di confrontarsi con qualche amico (esterno al condominio). Cerchi di stare più tranquilla.
26 LUGLIO 2017
IRENE
Gentile Vito, grazie per la sua risposta. Non è facile stare tranquilla qui..viviamo segregati in casa nel senso che non lascio che i miei animali vadano da soli sul balcone, perché non posso rischiare la loro vita.
l’amministratore sa bene la situazione del mio condominio, ma siccome è “amica” di questa gente, quindi la situazione è che chi denuncia è quello sbagliato. E si ho la depressione ed ho sofferto d’insonnia per lungo tempo per la paura che al mio cane potesse succedere qualcosa. La signora testimone del mio sfogo sa bene di me perché mi confidavo con lei..ora sono sola perché denuncio, perché non faccio la bella faccia davanti, perché faccio capire che so che persone sono e la verità non la vogliono vedere.. e giusto per farle capire la situazione abbiamo deciso di mettere in vendita l’appartamento. Come vede io non riesco a stare tranquilla qui.
Grazie per il suo aiuto.
28 LUGLIO 2017
GIUSEPPE
Io credo che insultare le persone abitualmente sia reato di stalking, chiaramente credo che la legge italiana non abbia voglia di punire le persone, peró non é normale insultare la stessa persona, questo é stalking e ha fino a 4 anni di carcere.
2 AGOSTO 2017
LUCA
Salve,
dare dell’invasato equivale a una ingiuria? Grazie.
2 agosto 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Luca, i giudici non decidono mai l’offensività di una parola da sola, come raccontavo in questo post. Considerano anche altri fattori: come viene detta (urlando? Con tono sprezzante? Per scherzo? Per ira?), dove viene detta (sull’autobus? allo stadio? Per strada? In piazza?), a chi viene detta (a un vicino di casa? A un superiore? A un’autorità?), e così via.
Quindi, per darle una risposta, dovrei sapere tutte queste cose.
In ogni caso, faccio un paio di ragionamenti che possono aiutarla. Innanzitutto che vuol dire questa parola? Vuol dire “posseduto dal demonio”, quindi “esaltato, infervorato”. Le aggiungo anche che finora, a quanto ne so, i giudici hanno assolto chi ha usato questo termine, considerandolo una legittima critica, per quanto sprezzante.
20 AGOSTO 2017
LUC
Salve,
sono intervenuto in una discussione su Facebook in risposta a un commento in cui una persona definiva “cerebrolesi” altri che avevano delle idee politiche e ideologiche differenti dalla sua. Ho fatto notare a questa persona l’uso di quel termine offensivo e lei mi ha risposto che praticamente “rompo il cazzo”, e che serve (nel mio caso) uno psichiatra. Ho risposto allo stesso modo, ossia che avrebbe avuto lei bisogno di un psichiatra MA, facendomi prendere da un pò di nervosismo ho fatto riferimento anche al suo viso (“dello psichiatra, hai tu bisogno con quella faccia”). Di lì in poi, lei mi ha offeso a livello sessuale e io ho risposto allo stesso modo, tuttavia, alcuni commenti dopo alcuni secondi li ho cancellati (i suoi sono rimasti invece). Le chiedo, in una eventuale sede legale, come si potrebbe comportare il giudice in caso di reciprocità di insulti, considerando tuttavia, che il commento originario di questa persona conteneva un termine appunto come “cerebrolesi” ma non rivolto a me direttamente? Grazie.
21 agosto 2017
VITO TARTAMELLA
Difficile dare un giudizio senza aver letto il vostro dialogo. In generale, se si risponde a un insulto insultando, i giudici possono dar torto a chi ha iniziato. Tuttavia bisognerebbe valutare chi dei due ha trasceso maggiormente, senza nulla togliere che avete sbagliato entrambi. Il mio consiglio spassionato per l’avvenire è di evitare di imbarcarsi in discussioni con persone che lanciano giudizi grezzi e irrispettosi.
20 AGOSTO 2017
UMBERTO
Salve 1 mese fa ho conosciuto una ragazza su un sito di incontri e dopo alcune conversazioni mi ha convinto ha fare l’abbonamento dicendomi che se lo facevo poi potevamo vederci dal vivo,quindi ho fatto l’abbonamento e ci siamo visti in cam dopo di quel giorno niente non mi ha più risposto ed io le ho scritto che poteva dirmelo che lo aveva fatto solo x farmi iscrivermi ma non mi ha risposto,quindi mi sono arrabbiato e gli ho dato della tro…a ed ora ricevo una denuncia ,cosa rischio? cosa dovrei fare?
21 agosto 2017
VITO TARTAMELLA
Il suo insulto – sproporzionato e soprattutto sbagliato – è nato dall’aver subìto un torto. Potrebbe essere giustificabile se lei è in grado di documentare che la risposta della donna mirasse solo a strapparle un abbonamento. Quindi, se ha ricevuto una denuncia (per ingiurie, se l’ha fatto non in pubblico ma in chat privata) rischia quanto racconto nel post qui sopra. Le suggerisco di recuperare la documentazione in cui la donna la spingeva ad abbonarsi, e di portarla a un avvocato.
8 SETTEMBRE 2017
BUNNY
buongiorno sig. Vito,
dopo che mi è arrivata una convocazione INPS per accertamenti che stanno svolgendo nei confronti di un’azienda interinale presso la quale due anni fa ho svolto due mesi di lavoro in prova, ho telefonato in azienda per avere via mail il contratto di lavoro richiestomi tra gli altri documenti nella convocazione.
La mia mail è stata ignorata, così, visto che la convocazione si avvicina, ho telefonato nuovamente; l’impiegata, controllando con me al telefono, mi ha riferito che nel mio ‘fascicolo’ non aveva trovato alcun contratto, quindi all’appuntamento INPS avrei dovuto dire di aver smarrito quello che mi era stato consegnato all’epoca; dato che tale contratto non mi è mai stato dato, non ci ho visto più, mi sono agitata e l’impiegata mi ha risposto ancora più piccata. invelenita ho inviato una mail piuttosto pesante di cui riporto il testo:
manica di tr**e succ***c***i manco lo spelling de world sapete fare zoc***e
allo stesso indirizzo mail dell’azienda. pur avendo sbagliato (me ne sono pentita un attimo dopo), non è riconducibile a una specifica persona…non mi intendo di queste situazioni, devo preoccuparmi? conviene chiedere scusa o evitare ulteriori rapporti?
8 settembre 2017
VITO TARTAMELLA
Cara Bunny,il punto è capire chi materialmente legge quella casella mail. Una segretaria? Il titolare dell’azienda? Anche se è un indirizzo generico, c’è sempre una persona precisa, in carne e ossa, che apre e legge i messaggi.
Non so che tipo di azienda e di gente sia: può scegliere di inviare un’altra mail scusandosi e al tempo stesso spiegando i motivi della sua rabbia (a patto che lei non accusi nessuno ma si limiti a raccontare i fatti), oppure, se non ne vale la pena, lasci stare.
Ma ricordi sempre che gli scritti rimangono.
18 SETTEMBRE 2017
LUIGI
buongiorno sig. Vito,
negli ultimi tre mesi ho avuto una serie di comunicazioni “fuori luogo” con una ex-amica. In sostanza ho inviato un (1) sms e 2 email in cui lei ha ravvisato delle offese. La comunicazione è limitata al solo invio di email, escluso l’sms, non c’è assoluto contatto fisico né visivo perchè si vive in località distanti e, a dire il vero, non c’è alcuna volontà di incontrarsi.
Ne è nata, tuttavia, una forte preoccupazione da parte mia e vorrei capire a cosa posso andare incontro…
Devo ammettere che le parole pesanti ci sono state, è inutile nascondere quanto scritto…
L’interessata è ora intenzionata a ricorrere alle vie legali. La comunicazione, quindi, è intercorsa solo tra noi due e secondo le modalità sopra esposte.
A suo avviso, quale reato (e se) può configurarsi? Se che non è un avvocato ma immagino che la sua esperienza possa darmi una risposta.
Grazie anticipatamente.
18 settembre 2017
VITO TARTAMELLA
Gentile Luigi,
come scrivo sempre, per valutare l’offensività di una frase, ho bisogno di sapere esattamente cosa avete detto o scritto. Comunque, se la domanda è quale tipo di reato può aver commesso, la risposta è: ingiuria. Per capire eventualmente cosa rischia, la soluzione è semplice: basta leggere quanto ho scritto nell’articolo pubblicato proprio in questa pagina.
18 SETTEMBRE 2017
LUIGI
Grazie mille! E’ stato chiarissimo.
1 NOVEMBRE 2017
A
Buongiorno,
Cosa succede se si dice m’incazzo o col cazzo oppure vaffanculo, ormai alla porta dell’ufficio detto fra se è sé? Se la cosa avviene in uffici universitari ? Ovviamente ci sono dei motivi di tale reazione. Qualora ci fossero testimoni ovvero colleghi? Oppure avendo fatto le.scuse ? Conviene scriverle per iscritto ? Grazie buona giornata A
1 novembre 2017
VITO TARTAMELLA
Le espressioni sono ben diverse: “M’incazzo” non è offensiva; “col cazzo” e “vaffanculo” possono esserlo. Bisogna capire cos’altro abbia detto, con quale tono, davanti a chi, etc.
Sconsiglio di fare le scuse per iscritto, perché darebbe all’altra persona una prova che può ritorcersi contro di lei. Si scusi a voce, va più che bene
10 NOVEMBRE 2017
MARCO
Buongiorno, ieri ho avuto una discussione accesa su delle sciocchezze, sono stato accusato di dire cose che non avevo detto a voce e di voler far intendere cose che non ho proprio scritto. Mi spiego, in un messaggio dicevo chiaramente una cosa, chi lo leggeva ha interpretato a modo suo. Dopo la quarta volta che ho spiegato che non ci fosse proprio scritto nulla di cui la persona mi accusava mi è scappato un ” vabè allora devo iniziare a pensare che sei un po’ scemo”…dal canto mio dopo un po’ ho chiesto scusa, a prescindere dai torti e dalle ragioni, per la discussione degenerata nei toni. Rischio qualcosa?
10 novembre 2017
VITO TARTAMELLA
L’episodio non mi sembra grave, se ne sentono di peggio. Non è chiaro se sia avvenuto su Facebook o WhatsApp. Nel primo caso le consiglio anche di cancellare i suoi interventi; nel secondo bastano e avanzano le scuse che ha chiesto. Stia sereno.
19 NOVEMBRE 2017
SAMUEL
Ho scritto “fuck you, I’m still waiting for my payment” (letteralmente, vaffanculo sto ancora aspettando il mio pagamento), alla pagine di una software house che paga gli utenti per guardare video pubblicitari. Il commento è stato eliminato e sono stato bannato dalla pagina. Poi ho scritto in privato le mie scuse e hanno risposto in maniera cortese. Tuttavia è passabile di denuncia? anche se hanno eliminato loro il post? la pagina della software house è una pagine Facebook.
19 novembre 2017
VITO TARTAMELLA
La tua offesa è passibile di denuncia, tuttavia il fatto che tu ti sia scusato, e che loro abbiano risposto in modo cortese mi fa pensare che non ti denunceranno. D’altronde, è vero che la tua rabbia era motivata dal fatto che non ti avessero ancora pagato: aspetta e vedi cosa succede. Magari il tuo sfogo gli ha fatto capire che devono darsi una mossa. E comunque il tuo commento negativo per loro è una pessima pubblicità: può darsi che si diano una mossa per evitare altre reazioni. Stai a vedere se si sblocca la situazione. Se così non fosse, prova a scrivere un altro commento raccontando i fatti, ma senza usare insulti: sarà ancora più efficace.
31 DICEMBRE 2017
GIAMPIERO
Buonasera e auguri di buon anno.
Le espongo i fatti:
tramite un profilo instagram non recante il mio nome ma con uno pseudonimo, ho iniziato una discussione con una signora contestandole di non avere le competenze necessarie a mio parere per andare in tv a parlare di determinati argomenti. Lei stizzita mi ha risposto che non aveva tempo da perdere per discutere con me per aiutarmi a contenere la mia “rabbia repressa”. Al chè le ho risposto letteralmente che “se non può contenere la mia rabbia repressa potrebbe provarci con un fallo maschile nel deretano in maniera che non avesse più quel sorrisetto insensato sul volto”.
Lei subito dopo ha scritto che mi avrebbe denunciato alla polizia postale. A suo avviso che margini ci sarebbero qualora davvero lo facesse? La ringrazio in anticipo
31 dicembre 2017
VITO TARTAMELLA
Caro Giampiero, la frase che ha scritto (c’è davvero bisogno che glielo dica?) è molto offensiva.
Se la vostra discussione era privata, rischia una denuncia per ingiurie, che è il reato di cui parlavo nell’articolo in cima a questa pagina. Se invece la discussione era pubblica, lei rischia una denuncia per diffamazione, che è ancora più grave se la signora che ha offeso è un personaggio pubblico (quindi con molti followers). Forse può provare a rimuovere il suo commento e a chiedere scusa. Auguri!
31 DICEMBRE 2017
GIAMPIERO
io ho chiuso quell’account, ma lei ha lo screenshot…la ricontatto con un altro account dicendole che mi han fregato il cellulare dei miei amici e hanno fatto scherzi?
2 gennaio 2018
VITO TARTAMELLA
Inventare bugie rischia di peggiorare la situazione, perché non può provare quel furto. Nessuno ci crederebbe. O chiede scusa per davvero, oppure lasci perdere. Questo il mio parere.
1 FEBBRAIO 2018
FERD
Buongiorno sig Vito.
Mi è successa questa cosa,
Un po’ di tempo fa almeno 10 mesi ho scritto via whatsapp ad una persona se aveva un annuncio di incontri… lei mi rispose di no. Poco dopo mi disse che se gli davo X soldi mi avrebbe fatto una telefonata erot.. dove mi avrebbe fatto sentire un vero uomo.
Percaso ho commesso ingiuria?
Lei chiedendomi dei soldi in maniera esplicita e nel torto? ( mi sono sentito un po’ offeso per la sua esclamazione un vero uomo)
Ha detto che dava il mio numero ad un suo amico della polizia.
Cosa potrebbe succedere ?
La ringrazio
1 febbraio 2018
VITO TARTAMELLA
Caro Ferd, la sua questione è mal posta: nessuno di voi ha detto parolacce, quindi il tema non è pertinente per questo blog. Comunque, secondo me nel suo caso non succede nulla.
1 FEBBRAIO 2018
FERD
La ringrazio della sua risposta.
Neanche nella sua sua frase ” avrebbe fatto sentire un vero uomo” si tratta di ingiuria? ( non è contro l’onore o il decoro della persona?
io proprei denunciarla per una richiesta di soldi in cambio di qualcosa?
La ringrazio molto e le faccio i complimenti per il blog è fatto molto bene
2 FEBBRAIO 2018
ANGELO
Buonasera, poche sera fa, abito in una casa privata con la mia famiglia e all’altro piano famiglia di sorella. In caldaia, abbiamo avuto discussione con cognato (solo io e lui presenti) e gli ho detto “parolacce” figlio di …….. str…….ecc. Anche lui mi ha risposto offendendo mia madre. Se lui avesse registrato cosa potrebbe fare? e cosa potrebbe chiedere in euro di risarcimento? Premetto che alla base ci sono dispetti vari.Grazi mille
3 febbraio 2018
VITO TARTAMELLA
Difficile valutare il suo caso, perché lei non ha detto per quale motivo avete litigato, e chi fra voi due abbia iniziato a insultare. In generale, comunque, se gli insulti sono reciproci un giudice tende a dare torto ad entrambi. E i risarcimenti sono quelli che prevede la legge in caso di ingiuria, che è spiegata nell’articolo di questa pagina.
15 maggio 2016
MARIA ELENA COPPOLA
io credo che l’insulto ,almeno se corrisponde a verità ,non debba essere reato.
RISPONDI
2 agosto 2016
VITO TARTAMELLA
E in effetti è già così. Mi spiego meglio. Se do del “ladro” a una persona che si è introdotta in un appartamento altrui, non commetto alcun reato. Dico la verità. Ma , come in tutte le accuse, occorrono le prove di quanto si afferma.
28 SETTEMBRE 2016
NICOLA
Concerto di un gruppo musicale che usa testi molto espliciti e volgari in una piazza del centro storico di una città. Insulti parolacce volgarità a persone senza identità reale, oltre che preti e politici generici…
Cosa rischia l’organizzazione e cosa il gruppo musicale?
29 settembre 2016
VITO TARTAMELLA
Il “linguaggio contrario alla pubblica decenza” (= le parolacce) è stato depenalizzato dal 1999. Quindi, se il gruppo musicale usa espressioni volgari senza offendere un’istituzione particolare o una persona precisa, di per sè non è perseguibile. Certo, bisognerebbe vedere precisamente cosa dicono i testi e come. In ogni caso, direi che gli organizzatori del concerto non rischino nulla. Le cose cambiano se il concerto va in onda in tv, dove nelle fasce orarie diurne è vietato trasmettere programmi volgari.
8 OTTOBRE 2016
PETER
Buongiorno, io sono un piccolo imprenditore che vorrebbe raccontare su un social l’episodio reale e vero di un dipendente che dopo averlo trattato bene, pagandogli tutto anche l’aria che respira mi denuncia facendomi una vertenza sindacale ma con la beffa che la medesima persona apre la stessa attività a pochi metri da me dopo avergli insegnato tutti i segreti di quel mestiere…
Incorro in qualcosa anche se il fatto è reale con documenti che ne attestano la denuncia?
10 ottobre 2016
VITO TARTAMELLA
Se racconta l’episodio attenendosi ai fatti (tutti documentati) e senza insultare la persona, può farlo. Stia comunque attento, perché accusare qualcuno di aver commesso un reato è molto delicato: deve avere in mano prove schiaccianti, altrimenti quanto scrive si può trasformare in un boomerang per lei. Il mio suggerimento è – prima di pubblicare qualsiasi cosa – di farlo leggere a un suo avvocato di fiducia.
20 OTTOBRE 2016
LINDA
Buongiorno, ho trovato l’articolo molto utile e lei molto competente…io vorrei scrivere il messaggio che di seguito leggerà nella chat privata di whatsapp che ho con tutta la famiglia di mio padre, ma prima vorrei sapere se rivelando tutto questo sono denunciabile ….. :
Buongiorno a tutti, scriverò qui di seguito una storia, non bella ma reale, per favore leggete attentamente….
…nel 2010 mio padre mi chiese un favore, di intestarmi per intero la casa a XXXXX perché mio fratello, pieno di debiti, rischiava di fargliela perdere… io, che sono una stupida ho accettato di aiutarli con la promessa che non mi avrebbero mai fatto pesare la cosa e che i soldi sarebbero presto rientrati per saldare il debito..invece si sono mangiati tutto loro 3!!!!….
…ed eccoci che nel 2014/2015 vengo contattata dal direttore della banca perché i versamenti del mutuo non vengono più effettuati da tempo!!! Dopo varie insistenze, con i miei “genitori”, mi hanno fatto credere di star pagando e recuperando il buco fatto!!!
Di fatto c’è solo che è da gennaio 2016 che sono costretta a pagare una casa che non voglio, senza nessun aiuto, e se mai ho provato a lamentarmi, a far valere le mie ragioni, a chiedere aiuto economico perché parliamo di 900 CHF al mese, in risposta mi sono solo arrivati insulti e minacce..al massimo un “cosa ti arrabbi a fare, la situazione è questa e non ci possiamo fare niente!!!” Quindi a conti fatti, mentre loro vivono a sbaffo in Sicilia in una casa pagata da mio nonno materno, con la pensione che portano via a mia nonna paterna, più la loro pensione ed io, la stupida, faccio i salti mortali, sacrifici che non bastano perché risulta che tutto questo anno ho pagato solo per coprire il loro debito e sono sempre sotto di un anno…
Tutto questo solo per spiegare perché io non ho più una famiglia e perché non vorrò mai più nessun contatto con delle persone del genere.. non voglio passare per la pazza che si sveglia e taglia i ponti con tutto e loro a fare i santi è quelli disperati!!!
Grazie per il tempo dedicatomi, saluto la Big Family.
Linda
21 ottobre 2016
VITO TARTAMELLA
Al suo posto, mi limiterei a raccontare i fatti (se ne ha le prove), senza dare giudizi. Quindi le suggerisco di togliere le seguenti frasi:
– invece si sono mangiati tutto loro 3!!!!
– in risposta mi sono solo arrivati insulti e minacce (se non li può documentare, meglio non fare accuse)
– a sbaffo
– con la pensione che portano via a mia nonna paterna (al posto di “portano via” mi limiterei a dire “con la pensione di mia nonna materna)
Capisco che può sembrarle meno incisivo, ma quelle frasi mi sembrano a rischio di denuncia.
Per il resto: auguri per la situazione e grazie per la sua stima.
22 OTTOBRE 2016
LINDA
Grazie mille per la risposta, e si le minacce e il resto me li hanno fatti sia verbali che per sms, quindi sono documentabili.. per il resto farò qualche taglio..
Grazie ancora
Lunda