20 risposte

  1. Panola
    11 Novembre 2015

    il romanesco, a meno che non venga usato dall’amministrazione pubblica e negli uffici, viene riconosciuto come dialetto e non lingua 😉

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    • Robs
      13 Febbraio 2016

      Se vogliamo essere pignoli, se un gruppo di persone parla un certo tipo di linguaggio questo è automaticamente definito come lingua. Dialetto si usa per definire un linguaggio parlato da un gruppo ristretto di persone che però non vanta di una valida tradizione scritta 🙂

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      • Frex
        30 Aprile 2016

        A esser davvero pignoli non è neppure come dici tu, tuttavia il romanesco viene considerato una vera varietà della lingua italiana come le parlate toscane. Ma su queste cose ci sono studiosi che si scannano ancora.

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      • Termen
        19 Giugno 2016

        ‘sti cazzi!

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      • Alexandre Zovico
        15 Febbraio 2018

        Prima dell’invenzione dell’Italia tutti a Roma parlavano la loro lingua, dopo della scelta di quale sarebbe il idioma dell’Italia, c’hanno detto che tutte le altre lingue sono dialetti e chi parla così è brutto sporco. e tu c’hai creduto…

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      • Arnaldo Babbaculo
        24 Novembre 2020

        E sti cazzi!

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    • Marco
      19 Dicembre 2018
    • Federico
      9 Luglio 2020

      Esticazzi

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  2. Giordano Padovan
    24 Luglio 2016

    Certo il romanesco è una lingua (Trilussa… ma soprattutto Belli). Ma sento – spesso da persone provenienti dal basso Lazio, e.g. Frosinone – l’espressione “LI ME’ COJONI”, il che mi porterebbe a tradurlo con “i miei didimi” e non “ti stai prendendo giuoco di me”…

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  3. pinaz81
    16 Settembre 2016

    A dire il vero il significato e l’uso di “me cojoni” parrebbe essere proprio diverso da quello proposto nell’articolo.

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    • vito tartamella
      17 Settembre 2016

      Il significato (l’origine) di “me cojoni”, ovvero “Mi coglioni, mi prendi in giro” non è una mia “proposta”: è l’interpretazione corretta che ne danno i linguisti.
      E’ vero che quell’espressione è usata/interpretata anche in altri modi, ma restano linguisticamente scorretti.

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  4. stefano
    24 Settembre 2016

    Io ho sentito dire “mi cojoni” anche col significato di “sti cazzi” cioe’ “chi se ne frega” o meglio “capirai….” come per dire “stai facendo grande una cosa da nulla”. Ad esempio “non esco con voi (anche se stasera e’ pieno di figa) perche’ stasera passo la serata a ricompilare il kernel di linux”. Risposta “mi cojoni”… come per dire, ironicamente, “accidenti che cosa interessante che fai”

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    • Bruja
      4 Maggio 2017

      In realtà quello è: “me stai a cojonà?”
      Come a dire mi stai prendendo in giro o mi vuoi fregare.

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  5. couto75
    9 Agosto 2018

    la vera “confusione” è tra “sti cazzi” (=chi se ne frega!) e “sto cazzo!” (=me cojoni= non ci posso credere!)

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  6. ciussépp
    9 Marzo 2021

    Quindi per dar colore a espressioni quali “Ah, beh …” quale delle due forme è d’uopo?

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    • vito tartamella
      9 Marzo 2021

      Dipende! Se “Ah beh” significa “accidenti, che gran cosa, incredibile” allora si deve usare “Me cojoni”.
      Se invece “Ah beh” significa il contrario (ovvero: che cosa da poco, tutto qui, e chissene) si usa “sti cazzi”.

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  7. tonigargiulo
    30 Giugno 2021

    Ma l’intonazione di “e sti cazzi” può determinare un diverso significato,
    e sti cazzi in salita, sospensione e tono interrogativo ? Significa e chi se ne frega,
    e sti cazzi! accento sulla e, e frase a chiudere con il ! esprime un significato diverso di apprezzamento e rilevanza.
    Che ne dite eccellenti glottologi?

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    • vito tartamella
      5 Luglio 2021

      Ottima analisi, ma bisogna ricordare che questa considerazione vale per tutte le parolacce. La stessa espressione, declinata con diversi toni di voce, può farle assumere significati diversi. E’ la magia della lingua.

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  8. Luiggi
    8 Novembre 2023

    Il romanesco e’ un vernacolo. Cfr su Lessico Treccani ( me cojoni!)

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